ROMA «Ho evitato fino ad oggi di intervenire sulle dinamiche che interessano la gestione dell’amministrazione regionale, consapevole della necessità di affrontare con senso di responsabilità e spirito di coesione politica una stagione delicatissima per l’intera Nazione, e ancor più per una Calabria penalizzata da carenze e ritardi decennali. Nel difficile contesto di una giunta che non ha più la sua guida politica e di un Consiglio regionale che ha poteri limitati ed è privato nella sostanza della sua funzione di indirizzo, Fratelli d’Italia ha continuato a dare il suo contributo in termini di proposte, lavorando a testa bassa nell’interesse dei calabresi ed evitando polemiche sterili». È quanto dichiara Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia, nel replicare a Pietro Molinaro. Il consigliere regionale della Lega è intervenuto ieri per definire «anomala» la nomina del direttore generale di Fincalabra. «L’avviso appare come una indecorosa finzione – ha dichiarato Molinaro – per tentare di mascherare miseramente la volontà di nominare Direttore Generale, l’unico dirigente presente nell’organico dell’ente».
«È il caso di precisare – prosegue Wanda Ferro – che non è stata certo Fratelli d’Italia a prendere in appalto la lunga lista di nomine e incarichi assegnati, pur legittimamente, negli ultimi mesi. Fratelli d’Italia si sta così radicando sul territorio ed è tanto capace di ottenere con la bontà delle sue proposte la fiducia dei cittadini, da non essere interessata ad operazioni clientelari finalizzate a costruire il consenso in vista della prossima campagna elettorale. Per questo non possiamo in alcun modo accettare dichiarazioni come quella del consigliere Molinaro – evidenzia la parlamentare di FdI – che non è ben chiaro se parli a titolo personale o a nome del partito che esprime, in questa fase, il presidente facente funzioni della Regione. Nel secondo caso dovrebbe forse interrogarsi più proficuamente sui tanti incarichi affidati in ogni settore, con criteri più o meno meritocratici, più o meno politici, più o meno territoriali. Invece il consigliere Molinaro, ormai ossessionato dall’assessore di Fratelli d’Italia, tenta di sollevare dubbi su un incarico, quello del direttore generale di Fincalabra, per il quale non è stato prevista una nomina esterna, in quel caso forse sospettabile di interesse elettorale, ma che viene affidato opportunamente ad un dirigente interno, con evidente risparmio di spesa per le casse regionali e garanzia di competenza. Sulla trasparenza e sulla correttezza della gestione amministrativa Fratelli d’Italia – conclude Wanda Ferro – non riceve certo lezioni dal consigliere Molinaro».
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