COSENZA «La Calabria ‘zona rossa’ fino al 21 Aprile 2021 sancisce, ancora una
volta, il fallimento di una Giunta Regionale incapace di amministrare e di risollevare un sistema sanitario ancora al collasso, vero emblema di una classe politica inappropriata e confusionaria». È quanto afferma il Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale, appreso l’ordinanza del Presidente Spirlì, che
recepisce quella del Ministro della Salute dello scorso 2 Aprile, con la quale è stata disposta l’applicazione, per altri 15 giorni e a partire dal 7 aprile, delle misure già in vigore valide per il contenimento dell’emergenza. Il Consigliere Regionale di opposizione prosegue nella propria accurata disamina: «prendo atto che l’analisi dei dati a livello regionale evidenzia oltremodo una costante crescita del numero assoluto dei casi, si evince chiaramente che, l’incremento del numero di posti letto occupati in area Medica e Terapia intensiva è direttamente riconducibile alla mancanza degli stessi in quanto chi avrebbe dovuto fare non ha fatto, e queste sono le conseguenze che paghiamo». E sui vaccini, Di Natale non ha dubbi: «Ci sono infatti misteriosamente migliaia di dosi somministrate ad ‘Altri’ delle quali, ad oggi, non è lecito avere riposte dalla maggioranza, che addirittura, per mano di qualche suo esponente, vorrebbe farci credere di non sapere nulla». Di Natale lancia un appello per i calabresi fortemente penalizzati dal prolungamento delle misure restrittive in vigore: «I cittadini sono stanchi. Non c’è più lavoro. Le aziende, le attività, le partite Iva, sono in ginocchio. La Zona Rossa penalizza soprattutto i ristoratori, le palestre, i parrucchieri, e quelle categorie che, da un lato soffrono le chiusure generate da un sistema sanitario vergognoso, e dall’altro non ricevono risposte concrete ed immediate dal Governo Centrale, non esente da grosse responsabilità. Un calabrese, quindi, come deve arrivare a fine mese? È una vergogna».
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