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Covid in Calabria, Brancati: «La criticità più importante è la carenza di organico»

Il dg del Dipartimento regionale della salute a Buongiorno Regione: «Alcune aziende non hanno promosso i bandi per le assunzioni di nuovo personale»

Pubblicato il: 05/04/2021 – 8:20
Covid in Calabria, Brancati: «La criticità più importante è la carenza di organico»

COSENZA Aumentano i contagi e purtroppo anche i decessi. Il virus non molla la presa e in Calabria, ospedali e strutture ospedaliere sono in perenne emergenza, Una situazione d’allarme che ha spinto il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, a prolungare la “zona rossa” fino al 21 aprile 2021. «Sono dati che impongono massima attenzione, abbiamo ricostituito una governance del dipartimento», ha sottolineato Giacomo Brancati, nuovo direttore generale del Dipartimento tutela della salute, politiche sociali e integrazione socio-sanitaria della Calabria. Ospite di Buongiorno Regione, Brancati si è poi soffermato sulla criticità sui servizi di cura: «Il mandato che mi è stato conferito è chiaro, il mio compito è riorganizzare la struttura amministrativa con risorse competenti, in termini qualitativi e quantitativi, supportare le aziende sanitarie e la struttura commissariale per il piano di rientro».

La carenza di personale sanitario

Quella che quotidianamente si combatte in corsia è una guerra con pochi uomini e poche armi. I medici sono costretti, ormai da un anno, a lavorare senza sosta e con la soglia i attenzione doverosamente alta per tamponare la diffusione dei contagi. La questione relativa alla carenza di organici degli ospedali calabresi è stata spesso oggetto di contestazione del Tavolo ministeriale dedicato al piano di rientro. «Molte criticità sono legate a questo dato – continua Brancati – numeri che aggiungono ulteriore sofferenza ad un settore già in difficoltà. Ho chiesto alle aziende a che punto sono le procedure concorsuali, non tutte però hanno provveduto a bandire i concorsi per i rinnovi degli organici». Accanto a questa criticità, secondo Brancati, si aggiungono «le carenze strutturali e tecnologiche del settore sanitario calabrese».

I ritardi nella somministrazione dei vaccini

La Calabria resta drammaticamente ultima nella somministrazione dei vaccini e restano irrisolti i problemi legati alle prenotazioni online. «Abbiamo creato nuovi centri di vaccinazione per il recupero del terreno perso per l’inoculazione del siero agli over 80 e soggetti fragili», sostiene Brancati. «I tre nuovi hub saranno fondamentali e in tempi brevi dovrebbero cambiare i numeri registrati fino ad oggi, accelerando i tempi di vaccinazione». La chiosa, il Dg la dedica al commissariamento della sanità calabrese: «si supera solo se riusciremo ad ottenere risultati nell’erogazione e nel miglioramento delle prestazioni e dei Lea».

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