MALVITO Un’indagine avviata nel mese di agosto del 2018 a seguito di una articolata operazione compiuta dai carabinieri della stazione di Malvito in provincia di Cosenza, di concerto con i colleghi del Nor della Compagni di San Marco Argentano, ha permesso di smantellare una piazza di spaccio attiva nel piccolo centro del cosentino e in grado di rifornire tutti i comuni limitrofi. Sette le persone coinvolte, a vario titolo e con diverse responsabilità, nel blitz scattato sabato scorso all’alba. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza hanno portato al fermo di due persone, sottoposte ai domiciliari, un altro indagato è destinatario della misura dell’obbligo di dimora a Malvito, mentre altre quattro persone sono state denunciate a piede libero.
I militari, che nel corso del blitz hanno perquisito le abitazioni dei destinatari del provvedimento, hanno ricostruito il modus operandi del gruppo dedito allo spaccio di droga grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali ed al pedinamento e controllo degli indagati, in alcuni casi, sorpresi in possesso di sostanza stupefacente. Ad aiutare gli investigatori anche le preziose informazioni fornite da alcuni assuntori. Confessioni che unite alle attività di indagine hanno convinto il pubblico ministero a ritenere il materiale probatorio sufficiente a cristallizzare le accuse nei confronti dei presunti responsabili. Marijuana, cocaina ed eroina venivano piazzate sul mercato con estrema facilità. I clienti non mancavano e venivano raggiunti dai pusher in diverse piazze dell’hinterland cosentino, da San Marco Argentano a Fagnano Castello, da Malvito a Roggiano Gravina. Gli investigatori hanno segnalato diversi episodi di cessione di droga, venduta in piccola quantità, e che a volte veniva nascosta nelle calze per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Non solo droga. Due degli indagati sono ritenuti, in concorso, responsabili di due furti commessi nel 2018, tra i mesi di luglio e settembre, in altrettante abitazioni di Malvito. In particolare, in una occasione due indagati sarebbero riusciti ad entrare nell’appartamento di una donna, forzando una finestra, portando via vari monili di oro nascosti sotto il letto. In un’altra occasione, invece, i due sarebbero riusciti ad entrare nell’abitazione di un’altra donna riuscendo ad arraffare collane, bracciali e anelli del valore complessivo stimato in circa 5000 euro.
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