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Al Sant’Anna riprendono i ricoveri. «Un giorno di sole dopo la tempesta»

Parla il direttore sanitario Capomolla: «Ripartiamo gradualmente verso la normalità». Restano in piedi i nodi finanziari della crisi

Pubblicato il: 06/04/2021 – 13:48
Al Sant’Anna riprendono i ricoveri. «Un giorno di sole dopo la tempesta»

CATANZARO «La considero una giornata di sole dopo la tempesta». Soccorso Capomolla, direttore sanitario e membro del cda del Sant’Anna commenta così quello che può considerarsi come il passo verso il ritorno della normalità con alcuni ricoveri dopo una lunga impasse generata sull’incertezza riguardo all’accreditamento della struttura sanitaria. «Diciamo che l’attività non è mai cessata – spiega Capomolla –, purtroppo avevamo avuto un’interruzione incongrua da parte dell’Asp di Catanzaro; adesso, con il decreto di accreditamento e le sentenze del Consiglio di Stato che ammettono la legittimità della prorogatio della contrattazione noi abbiamo ripreso la nostra attività come di norma». «L’attività è stata riattivata in modo graduale – dice il direttore sanitario –, perché la macchina è complessa. Adesso partiamo gradualmente in base alla richiesta del territorio. Per questa settimana sono previsti 4-5 ricoveri».

Soccorso Capomolla

I nodi finanziari da sciogliere

I nodi che restano da sciogliere sono essenzialmente finanziari. «Noi vorremmo riprendere la nostra normale attività – continua Capomolla –, ma l’Asp di Catanzaro deve contrattualizzare il 2021 e dobbiamo riprendere il consuntivo del 2020, quindi si tratta della ripresa, accanto alle attività sanitarie, delle interlocuzioni istituzionali che permettano all’azienda di avere la continuità del flusso finanziario per ottemperare a tutte le prestazioni». E di mezzo c’è anche l’atto di citazione presentato dalla società contro l’Asp e i commissari, un contenzioso che potrebbe lievitare fino a 100 milioni di euro. Per il medico, la causa non dovrebbe costituire un ostacolo alla ripresa del dialogo: «Quello è stato un atto dovuto perché l’azienda è stata messa a serio pericolo e lo rimane ancora. A fronte di una solidità economica aziendale, sottolineo che il 2020 è stato tutto affrontato con il contributo economico della proprietà, c’è una crisi finanziaria correlata all’assenza di un flusso di cassa che consenta di ottemperare le obbligazioni con il personale e i fornitori. Questo è stato il vero dramma che ci ha portato a cautelare soprattutto il cda nei confronti della società». La continuità aziendale «è stata messa a serio repentaglio», dunque «era inevitabile pensare a cautelare la società». 
Questioni che saranno discusse in altri luoghi, per ora tra le corsie Capomolla registra un  «clima di serenità e di fiduciosa attesa. Tutti gli operatori sentono un ritorno alla normalità». 

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