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la sentenza

Inchiesta “Waste Water”, annullato il divieto di esercizio di impresa per i Martena

Stessa decisione nei confronti del presidente del Cda dell’Ilsap, Leonardo Angelastri

Pubblicato il: 06/04/2021 – 12:22
Inchiesta “Waste Water”, annullato il divieto di esercizio di impresa per i Martena

CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro (seconda sezione penale) ha annullato l’ordinanza con la quale il gip del Tribunale di Lamezia Terme, lo scorso 29 gennaio, accogliendo le richieste del pm, aveva disposto la misura interdittiva di divieto di esercizio di imprese e uffici direttivi per 12 mesi, nei confronti di Roberto e Maurizio Martena, detentori del 33% ciascuno di quote della della “Ilsap Srle Leonardo Angelastri, presidente del consiglio di amministrazione della stessa società, nell’ambito dell’inchiesta che, lo scorso 11 gennaio 2021, aveva portato alla misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nel settore dei rifiuti per 12 mesi in relazione al reato di inquinamento ambientale, in concorso con Giovanni De Ninno, direttore dello stabilimento per la produzione di biodiesel che si trova nell’area industriale ex Sir.

La vicenda Ilsap

Una decisione, quella del gip, arrivata attraverso il richiamo dell’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari applicata a Roberto Martena, ipotizzando a suo carico il reato di traffico illecito di rifiuti ematici che confluivano formalmente presso l’Ilsap di Latina, ma erano in realtà sversati in pozzi presenti all’interno di un’abitazione privata. Misura peraltro revocata lo scorso 9 marzo dal Tribunale del Riesame di Lecce.

La tesi difensiva

Secondo la tesi difensiva «per un verso nella misura aggravante non vengono esposte le ragioni che imporrebbero la modifica, in senso peggiorativo, dell’originaria misura per effetto dell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Lecce, e per un fatto riconducibile al settore rifiuti». Per l’altro verso, sottolineano i difensori, «l’esistenza oltre a quello di Lamezia Terme, di un altro stabilimento Ilsap a Latina risulta già noto agli inquirenti, quando il 20 maggio 2020 il Tribunale di Catanzaro ha limitato il sequestro preventivo al complesso aziendale della Ilsap Srl di Lamezia (sede secondaria), con il dissequestro delle quote societarie agli aventi diritto». Per tanto l’aggravemento della misura non potrebbe «essere giustificato con il mero richiamo all’ordinanza emessa da un’altra autorità giudiziaria in relazione ad un altro procedimento senza fornire ulteriori indicazioni delle ragioni che determinerebbero l’aggravemento delle esigenze cautelari». 

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