Ultimo aggiornamento alle 18:44
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

i dati in provincia

Tradizioni “pericolose”, a Crotone contagi cresciuti per i pranzi di San Giuseppe

Il tradizionale “mbitu” del 19 marzo avrebbe provocato assembramenti. Intanto la pressione sull’ospedale resta alta

Pubblicato il: 06/04/2021 – 21:24
di Gaetano Megna
Tradizioni “pericolose”, a Crotone contagi cresciuti per i pranzi di San Giuseppe

CROTONE Due morti nelle ultime 24 nella provincia di Crotone. I decessi sono avvenuti durante la scorsa notte nel reparto Covid del “San Giovanni di Dio”. Secondo i dati riportati nel bollettino regionale diffuso oggi, i decessi complessivi nella provincia pitagorica sono in tutto 57: sei in più rispetto al dato contenuto nell’ultimo bollettino dell’Azienda sanitaria pitagorica, diffuso lo scorso 3 aprile. Tra il dato dell’Asp e quello della Regione, da diverse settimane, c’è una differenza di tre decessi. La Regione ne conta tre in più. Se questa differenza sarà riconfermata dal prossimo report dell’Asp (speriamo venga diffuso oggi) i morti negli ultimi tre giorni sono stati tre e due di questi decessi sono avvenuti la scorsa notte. Nonostante qualche dimissione, nell’ospedale di Crotone la pressione è sempre ai massimi livelli.
I ricoveri di pazienti Covid restano sempre al massimo livello: continuano a essere 40, quanti sono i posti letto disponibili per i pazienti Covid con sintomi gravi. Per qualche paziente si sono resi disponibili posti a Reggio Calabria e Cetraro, altrimenti non ci sarebbe stata possibilità di ricovero per soggetti con sintomatologia seria. Al “San Giovanni di Dio” i sanitari continuano a fare miracoli. La pressione in ospedale è proporzionale al numero crescente di nuovi positivi. Oggi ne sono stati individuati 59 e i positivi attivi del Crotonese hanno superato ormai da giorni quota 1.000.

Tradizioni (e assembramenti) pericolosi

Evidentemente c’è stato un comportamento non proprio lineare della popolazione pitagorica.
Sui social si legge di sindaci che hanno denunciato leggerezze. Non sono mancate persone che non hanno rinunciato alla tradizionale scampagnata della Pasquetta. Si racconta di funerali partecipati più di come avvenisse prima della pandemia e di persone che si sono infettate lo scorso 19 marzo per avere voluto mantenere attivo il tradizionale “mbitu”. L’invito da parte di amici e parenti a mangiare in compagnia pasta con ceci, il giorno di San Giuseppe. Abitudini che non vengono meno nemmeno in tempo di pandemia.
A Cutro si racconta di anziani che si sono contagiati nel corso della cerimonia dell’“mbitu”. Tutti guardano con attenzione al vaccino.

I vaccini

Oggi all’Asp pitagorica sono arrivati 5.000 vaccini. Dovrebbero consentire di andare avanti per un’altra settimana, non di più. Questi vaccini sono riservati a soggetti fragili e over 80, che ancora non hanno avuto somministrazioni. Il resto della popolazione aspetta e spera. Intanto il segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Michele De Simone, in una nota diffusa oggi ha posto il problema della mancanza di tamponi. “Da alcune denunce di medici di base – scrive De Simone – l’Asp di Crotone avrebbe in dotazione uno scarso numero di tamponi molecolari e ciò unito al tempo necessario per avere risultati, allunga i tempi per il riconoscimento dei positivi e si perde ogni possibilità di avere un tracciamento efficiente”. Anche l’eventuale tampone fatto in ritardo contribuisce alla diffusione del contagio.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x