CATANZARO Il virus non si ferma, le vaccinazioni invece rallentano pesantemente nei giorni festivi. Lo dicono i dati. E se tutti i giornali nazionali titolano sul flop delle somministrazioni nel weekend di Pasqua, la Calabria non fa eccezione. Stiamo alle fredde cifre: sabato sono state inoculate 8.819 dosi (il massimo dall’inizio della campagna vaccinale), domenica 1.735, nel giorno di Pasquetta 3.418 (dunque poco più di 5mila dosi nei due festivi). Considerando un piano che in questa fase dovrebbe garantire circa 14mila dosi al giorno (ma, rileva il commissario alla sanità Guido Longo, mancano 110 unità di personale per arrivare alla quota fissata), in tre giorni si sono “perse” 28mila dosi (la differenza tra le 42mila teoriche e le 14mila effettive). Ovviamente la lentezza della campagna non è l’unico argomento. Le Regioni sottolineano la mancanza di dosi, ma molti vaccini restano nei frigoriferi e il calo non può che essere addebitato alle festività. Per dirla con Roberto Burioni, insomma, «abbiamo dato per scontato che tutti sapessero che il virus non osserva le feste comandate. Ci siamo sbagliati».
Il tema non riguarda soltanto la Calabria, come detto. È tutta la campagna vaccinale ad aver subìto una netta frenata: in 72 ore, da sabato a lunedì – seppur i dati di ieri sono ancora da considerarsi parziali – sono state somministrate circa 500mila dosi.
La Calabria, al solito, ci mette del suo per altri versi. Resta inchiodata all’ultimo posto della classifica nazionale nelle vaccinazioni: negli ultimi tre giorni sono giunte nella nostra regione altre 55.700 dosi di vaccino, portando la cifra complessiva a 412.450, mentre le somministrazioni sono 297.094 per una percentuale del 72% (da qui il dato sulle scorte nei frigoriferi). Il crollo negli ultimi tre giorni è stato un crollo verticale: sabato, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta sono state somministrate appena 14.093 dosi per una media di 4697 vaccinazioni al giorno.
Veniamo alle categorie: gli over 80 sono a 83.629, il personale scolastico a 20.558. E proprio in questo ambito negli ultimi tre giorni sono state effettuate appena 837 vaccinazioni. Continua a salire, invece, la “performance” della categoria “Altro” con 81.200 vaccinazioni. E se è sicuro che il calderone comprende le categorie fragili, a questo punto – e dopo così tante sollecitazioni – sarebbe il caso di avviare un’operazione di trasparenza su questo numero così elevato, che ha quasi raggiunto quello degli over 80 vaccinati. E negli ultimi tre giorni ha addirittura recuperato posizioni con ben 5.586 somministrazioni.
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