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Il ricorso

Il Tar boccia per la terza volta Stasi. Le scuole di Corigliano Rossano (fino alla prima media) devono riaprire

Il sindaco ne aveva disposto la chiusura fino all’11 aprile. Accolto il ricorso di un gruppo di genitori. Da domani si torna fra i banchi

Pubblicato il: 08/04/2021 – 17:07
di Luca Latella
Il Tar boccia per la terza volta Stasi. Le scuole di Corigliano Rossano (fino alla prima media) devono riaprire

CORIGLIANO ROSSANO Ennesima, terza, sonora bocciatura per il sindaco di Corigliano Rossano. Il Tar calabrese, ancora una volta ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza sindacale con la quale Flavio Stasi aveva disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, causa emergenza sanitaria, fino al 21 aprile.
Nel dispositivo i giudici amministrativi accennano alla “ratio” esposta dal decreto legge firmato da Mario Draghi – non più i Dpcm di Contiana memoria – secondo cui la «disposizione di legge in parola è quella di sottrarre il più possibile l’attività didattica in presenza, anche nelle zone rosse, ad interventi sindacali contingibili ed urgenti posti in essere in assenza di emergenze in atto o di analoghi rischi, estremamente elevati, tutti in ogni caso inerenti la popolazione scolastica».
Per come riporta la giustizia amministrativa, questa, insomma, è la bocciatura più sonora delle tre sull’argomento, perché è come se a difesa del principio di voler chiudere le scuole si fosse puntato su una “avulsa” «contestualizzazione della dinamica di crescita dei contagi», ovvero sulla «illustrazione generale, sia pur riferita al comune di Corigliano Rossano, della situazione epidemica avulsa da un riscontro dell’effettiva, attuale presenza – nelle scuole in questione – di focolai o quanto meno di univoci elementi rivelatori di un rischio del virus o di sue varianti».
Il Tar ha «ritenuto pertanto che la situazione della curva epidemica a livello comunale, così come esposta nella nota del Dipartimento di prevenzione dell’ASP di Cosenza (il cui contenuto è riportato nel preambolo dell’ordinanza sindacale), appare inidonea a dare giuridico sostegno al provvedimento impugnato, fra l’altro adottato prima ancora che la riapertura delle scuole interessate in zona rossa divenisse operativa». Ed ha ritenuto infine, «sussistente il requisito del pregiudizio grave e irreparabile così come enunciato nella istanza esposta in ricorso».
Il presidente del Tar di Catanzaro, Giancarlo Pennetti, ha quindi accolto il ricorso presentato da un gruppo di genitori, difesi dagli avvocati Nicola e Luca Candiano e fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 5 maggio 2021.
Insomma, da domani gli alunni fino alla prima media – gli istituti superiori sono chiuso per dl – dovranno tornare fra i banchi di scuola

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