COSENZA Oltre 20 persone positive al Covid costrette a sostare nei due tendoni allestiti dalla Protezione civile di Cosenza nello spazio antistante l’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale Annunziata in attesa di un posto letto in reparto. E ancora, la Terapia intensiva quasi interamente occupata (restano solo due posti liberi) e i contagi che continuano ad aumentare. A Cosenza, il virus non molla la presa e da più di una settimana è una costante minaccia che provoca disastrosi effetti. Non c’è giorno che medici, oss, personale sanitario ed infermieri chiedano senza risposte sostegno, donne e uomini, mezzi e “armi” per rispondere all’aumento dai casi positivi e contenere l’espandersi del contagio. Parole al vento, al momento poco è stato fatto. Qualche posto letto è stato messo a disposizione, ma non basta. La presenza delle varianti non aiuta: la rapida diffusione è una delle cause principali dei continui ingressi in reparto Covid di pazienti positivi. Ma la notizia delle ultime settimane è che il virus minaccia e in alcuni casi colpisce anche pazienti ricoverati in reparti lontani dall’area a rischio contagio.
Il primo caso ha riguardato l’Utic dell’Annunizata, dove si è registrato un caso positivo di un paziente ricoverato. Immediatamente isolato, il paziente adesso è sottoposto a cure anti Covid, il reparto è stato sanificato e continua la sua attività. Nelle ultime ore però, e come era facilmente prevedibile, si sono registrati altri due casi di positività in reparti non Covid: uno in neurochirurgia ed un altro in medicina di urgenza. Una situazione di continua emergenza che impone decisioni immediate e spesso lapidarie. La chiusura di alcuni reparti, lo spostamento dei pazienti positivi in tutti gli spazi liberi e ancora non occupati. L’Asp avrebbe dovuto attivare circa 74 nuovi posti letto, ma al momento se ne contano una cinquantina anche se il commissario La Regina proprio ai nostri microfoni ha annunciato l’immediata trasformazione di buona parte dell’ospedale “Giannettasio” di Corigliano Rossano in Centro Covid. I 18 posti del reparto dedicato ai pazienti positivi saranno incrementati fino a 38. In attesa, però, di un ulteriore sforzo: l’attivazione dei 12 posti di terapia sub-intensiva Covid e i 10 di rianimazione, saranno ricavati dopo ulteriori adeguamenti, negli attuali ambienti del reparto Covid-Pneumologia. Stessa sorte potrebbe toccare anche al presidio ospedaliero di Cetraro, dove già il reparto di Medicina è stato convertito in centro dedicato ai pazienti affetti dal virus.
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