COSENZA «Incontro negli uffici centrali dell’Asp di Cosenza tra il commissario Vincenzo La Regina e il sindaco di Rende Marcello Manna che, nei giorni scorsi, aveva sollecitato l’Azienda sanitaria provinciale e la Prefettura in merito all’andamento dei dati relativi alla diffusione del Covid e alla campagna vaccinale in atto – si legge in una nota del Comune di Rende. Accompagnato dall’assessore Lisa Sorrentino e dal responsabile della task force comunale Pasquale Verre, il primo cittadino ha dichiarato: «un’incontro proficuo da cui è emersa comunità d’intenti su tali temi. Abbiamo ribadito al commissario che il Poliambulatorio di Quattromiglia e il Parco acquatico possono arrivare a numeri importanti per la somministrazione dei vaccini. La Regina ci ha rassicurati sull’arrivo dei vaccini e che inizierà dunque una campagna serrata e costante. È questa un’occasione tale che vedrà l’emergenza come opportunità di rilancio per rimettere in piedi la sanità calabrese. Bisogna ripartire, non c’è più tempo da perdere. È essenziale pensare al nostro futuro e dare l’opportunità alle amministrazioni comunali di poterlo riprogrammare in tutti gli ambiti d’intervento».
«Intanto Manna, insieme ai sindaci di Cosenza, Castrolibero e Montalto Uffugo – continua la nota – ha inviato una lettera al presidente facente funzioni Antonino Spirlì, al Commissario ad acta Guido Longo e al Dipartimento di Protezione civile regionale nella quale si chiede il ripristino urgente dell’ospedale da campo di Vaglio Lise. Nella missiva si legge: «purtroppo oggi in Calabria, e segnatamente nella provincia di Cosenza, si registrano un drastico e preoccupante peggioramento dell’andamento epidemiologico con conseguente difficoltà nella gestione dei pazienti positivi al Covid nell’Ospedale dell’Annunziata, il trasferimento dei pazienti fuori provincia, la saturazione di tutti i posti letto disponibili, che, se pur aumentati in questi mesi attraverso la riconversione dei posti letto non Covid all’interno dello stesso nosocomio, hanno ridotto le capacità ricettive degli altri reparti. In questo momento, in Calabria, risultano 439 ricoverati, con circa 11mila persone in isolamento domiciliare e soltanto 37 posti di terapia intensiva. In particolare, nella provincia di Cosenza i numeri sono oltremodo preoccupanti: al momento sono più di 5.600 le persone in isolamento domiciliare. Nello stesso tempo e sempre nella provincia di Cosenza, la campagna vaccinale stenta sia per la non adeguata disponibilità di dosi di vaccino sia per la farraginosa messa a sistema delle procedure di registrazione, e convocazione, con le vicende di disservizio che hanno purtroppo caratterizzato queste settimane di somministrazione di massa». «La situazione di straordinaria drammaticità venutasi a determinare richiede dunque interventi altrettanto straordinari. Ferma restando la necessità, già evidenziata, di riattivare le strutture sanitarie depotenziate o dismesse, si sollecita il ripristino della struttura campale per l’originario scopo per cui era stata allestita, con posti letto e personale medico e sanitario adeguato. L’integrale riattivazione della struttura potrà realmente contribuire ad alleviare la gravissima situazione venutasi a creare. Riteniamo che lo spazio a disposizione – conclude la lettera – consenta la convivenza delle due funzioni o che, qualora ciò non sia possibile, insieme all’Azienda Sanitaria Provinciale, si possano trovare altri punti vaccinali idonei e che, quindi, la riconversione dell’Ospedale da Campo non influenzerà in alcun modo la prosecuzione della campagna d’immunizzazione della popolazione»
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