COSENZA In concomitanza con lo sciopero dei dipendenti di Almaviva Spa, determinato dal ridimensionamento del contratto integrativo, le sigle sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno organizzato una manifestazione tenutasi questa mattina a Cosenza, in Piazza XI Settembre. Le organizzazioni dei lavoratori chiedono ad Almaviva Spa di riprendere le trattative interrotte per volontà dell’azienda e l’intervento del Prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, per convincere la proprietà a riprendere il tavolo di confronto.
«Dopo mesi di trattative sul contratto integrativo si è cercato di concludere quello di secondo livello, l’azienda non ha portato avanti la discussione portando a scadenza il contratto integrativo per applicare una normativa unilaterale che penalizza nell’aspetto economico i lavoratori di Almaviva con giornate in meno di permesso e ore in più di lavoro». E’ quanto racconta ai nostri microfoni, Ciro Bacci, segretario regionale Fim Cisl. «Tutto questo è inaccettabile – continua – chiediamo che i lavoratori diano forza al sindacato per ottenere le giuste misure dell’azienda che con atteggiamento arrogante ha mortificato i lavoratori calabresi che da marzo 2020 lavorano in smart working, utilizzando dispositivi personali per garantire il servizio ad Almaviva che invece ha ridotto i costi senza pensare ai lavoratori». (f.b.)
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