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Migrante picchiato per aver chiesto la paga, sei arresti a Badolato – NOMI

«Bastardo negro, ti ammazziamo». Violenza e minacce razziste dal proprio datore di lavoro e dai suoi familiari. Sono finiti tutti ai domiciliari

Pubblicato il: 09/04/2021 – 12:36
Migrante picchiato per aver chiesto la paga, sei arresti a Badolato – NOMI

BADOLATO «Bastardo negro ti ammazziamo», «ora prendo una pala e ti metto sotto terra». La violenta aggressione a un migrante si sarebbe consumata nel luglio 2020 perché questo aveva “osato” chiedere di essere retribuito per le ultime giornata di lavoro prestate in un’azienda agricola. Davanti a quella richiesta, erano arrivati calci e pugni. Atti di violenza che, secondo la Procura di Catanzaro, sarebbero «aggravati per essere stati commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale e razziale». Al termine di una complessa attività di indagine, i carabinieri della stazione di Badolato, coadiuvati dalla Sezione operativa della Compagnia carabinieri di Soverato, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro nei confronti di sei cittadini di Badolato ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di minacce, lesioni aggravate e percosse con l’aggravante di aver commesso i fatti con finalità di discriminazione razziale e di odio etnico nazionale e razziale nonché per aver commesso il fatto in più di cinque persone utilizzando oggetti atti a offendere.

L’aggressione del datore di lavoro e il pestaggio dei parenti

Nel luglio 2020, i carabinieri di Badolato avevano soccorso un cittadino extracomunitario regolare nativo del Gambia che era stato aggredito violentemente dal proprio datore di lavoro, titolare di un’azienda di allevamento di ovini e bovini in Badolato, al quale la vittima aveva sollecitato il pagamento delle ultime giornate di lavoro. Nella circostanza, anche altri soggetti, familiari dell’allevatore, anch’essi destinatari del provvedimento restrittivo eseguito oggi, si sarebbero accaniti ulteriormente sul giovane extracomunitario con pugni, calci, bastoni e pietre, pronunciando al suo indirizzo parole offensive ed espressioni minatorieTemendo che il lavoratore una volta lasciato avesse potuto avvisare le Forze di Polizia, gli aggressori prima di abbandonarlo, gravemente ferito sul selciato, gli avrebbero anche distrutto il telefono cellulare. A seguito delle lesioni patite il gambiano veniva trasportato presso l’ospedale soveratese dove i sanitari gli riscontravano un politrauma da aggressionecon sospetta frattura del braccio sinistro. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di identificare i presunti autori dell’aggressione che sono stati raggiunti dalla misura cautelare restrittiva e sottoposti agli arresti domiciliari.

I nomi

Questi i nomi delle persone per le quali il gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari: Giuseppe Gallelli (nato a Badolato il 15 novembre 1956); Patrizio Gallelli (Winterthur, 29 giugno 1980); Vincenzo Ermocida (Offenbach, 10 aprile 1982); Massimiliano Garretta (Catanzaro, 8 dicembre 1975); Claudio Pupo (Catanzaro, 10 febbraio 1982); Stefano Ventura (Catanzaro, 19 novembre 1985).

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