CATANZARO «La Natura non ha previsto interpretazioni sul genere. In Natura, tutto ha ‘un Padre e una Madre’. Tutto. Fossero anche sbagliati, ma quelli sono. E non
può essere una legge a smentire l’ordine. Poi, che ogni creatura possa (e debba) vivere la propria Vita secondo la personale indole, non sarà nessun altro vivente a poterlo (o doverlo) impedire. Fermo restando che nessuno possa imporre a nessuno (men che meno con legge dello Stato) il sovvertimento delle regole. Essere differente da altro non è sbagliato, né reato, tantomeno colpa. Ma non è neanche privilegio». Lo scrive il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì sulla sua pagina Facebook
sotto l’hashtag #PropostaZan. «Ognuno, per com’è – prosegue – è tenuto a rispettare le
leggi e le regole. E ha l’obbligo di rispettare l’innocenza, che non va violentata con insegnamenti ed esempi menzogneri o partigiani. L’innocenza va accompagnata, non portata al pascolo coi cani da pastore. Alla tutela degli innocenti ci devono
pensare, in primis, il Padre e la Madre. La coppia di Genitori. Perché i Genitori vanno a coppia, non a paio come i guanti, i gemelli da polsino o i calzini e le scarpe. Il resto è spreco di energie. Parliamo di recupero in tempi di pandemia».
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