CATANZARO L’obiettivo è arrivare a somministrare 15-20mila vaccini al giorno. È questa la l’”asticella” della campagna vaccinale in Calabria che emerge dal “combinato disposto” degli orientamenti del commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo e del delegato regionale per l’emergenza Covid 19 Fortunato Varone, dirigente generale della Protezione civile regionale. Parlando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’hub vaccinale dell’Ente Fiera di Catanzaro, Longo e Varone hanno fatto il punto della situazione, annunciando tra l’altro l’attivazione di nuovi centri, a Corigliano Rossano in settimana e a Siderno lunedì prossimo.
Longo, che ha anche reso noto l’avvenuto insediamento dei sub commissari Ametta e Pellicanò, ha detto che la Calabria è «sulla buona strada, quantomeno dovremmo fare 15mila vaccini al giorno, quantomeno. Non ci si può scostare da questo dato, da questo limite, da 15mila in su». Il commissario si è poi soffermato sull’inaugurazione dell’hub vaccinale di Catanzaro, definendolo «un passo avanti ma anche gli altri che saranno fatti, a Siderno, Rossano Corigliano, si spera qualcosa in più su Reggio Calabria. Andiamo avanti, è necessario – ha rimarcato Longo – bruciare i tempi, recuperare le posizioni ancora da recuperare».
Più nel dettaglio è sceso Fortunato Varone, capo della Protezione civile regionale e delegato del soggetto attuatore per l’emergenza Covid 19, che in primo luogo ha annunciato che «in settimana verrà aperto il centro vaccinale di Corigliano-Rossano e lunedì Siderno». «Il nostro obiettivo – ha quindi spiegato Varone – è raggiungere 20mila vaccinati al giorno. Speriamo entro 15 giorni di essere in linea perché dobbiamo capire anche la disponibilità dei vaccini a livello nazionale, perché i vaccini Pfizer e Moderna sono praticamente utilizzati al 95%, numeri importanti, invece Astrazeneca viene utilizzato poco perché non può essere somministrato alle categorie fragili e agli over 80 anni, ma sarà utilizzato adesso per 60enni e 70enni perché c’è la raccomandazione nazionale. Ci sono capitate delle rinunce su Astrazeneca, ma in realtà – ha sostenuto Varone – aprendo le prenotazioni su Astrazeneca chi si prenota sa che farà questo vaccino che comunque è assolutamente sicuro».Per superare alcuni problemi di prenotazione sulla piattaforma, Varone ha riferito di aver «inviato una richiesta di fabbisogno settimanale e giornaliero alle aziende, per capire come gestire i calendari. Alcuni punti vaccinali generano delle file perché l’agenda non è disponibile nella piattaforma».
Quanto alle polemiche sulla categoria “altro” dietro cui, per molti esponenti politici e non solo, si nasconderebbero parecchi “furbetti” del vaccino, Varone ha confermato di aver «fatto un sollecito alle aziende ospedaliere per avere maggiori dettagli. Da quanto riferiscono, nella categoria altro hanno inserito tutti quei soggetti che non potevano essere categorizzati rispetto a categorie fragili o ottantenni: all’interno, da quanto mi dicono, ci sono a esempio i docenti, i magistrati piuttosto che altre categorie di fragili non inseriti in piattaforma poiché i loro codici non erano previsti. Nessuna deroga rispetto al piano nazionale. Gli uffici giudiziari hanno ricevuto una deroga dal commissario e sono stati chiaramente inseriti». (a. c.)
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