COSENZA Una necessaria rimodulazione del bilancio, per salvaguardare i lavoratori e per rispettare gli accordi presi con i sindacati. L’Amaco, l’Azienda per la mobilità dell’area cosentina si rivolge – tramite l’amministratore unico Paolo Posteraro – all’amministrazione comunale di Cosenza ed alle sigle sindacali per evidenziare la necessità di rivedere mission e vision dell’azienda alla luce del protrarsi dell’emergenza Covid. La situazione è difficile e sarà necessario procedere con «tagli alle spese, andando ad incidere non sul superfluo o su poste di bilancio comunque comprimibili, ma su costi essenziali, da cancellare». E forse, tutto questo, non basterà. Lo sottolinea più volte, Posteraro, nel corso di una lunga missiva in cui non risparmia anche qualche accusa nei confronti dei sindacati che hanno «rifiutato tutte le proposte avanzate dall’Amaco e opposto un muro».
La premessa di Posteraro è sintetica ma assai efficace. Senza giri di parole, l’amministratore dell’Amaco snocciola numeri e cifre relative al buco nei conti aziendali segnati dalle perdite causate dal Covid. Nei primi mesi del 2021, l’Amaco ha accumulato perdite pari a circa 200mila euro, nonostante negli ultimi tre anni l’azienda abbia portato avanti un faticoso percorso di risanamento che ne ha «meticolosamente scongiurato il fallimento». Una guida virtuosa che secondo Posteraro ha consentito in questi anni di «onorare gli stipendi del personale, evitare licenziamenti e soprattutto – sottolinea l’amministratore – non ha mai messo in discussione il contratto di secondo livello che rappresenta l’80 per cento del bilancio aziendale».
Quello che i sindacati contestano all’Amaco è il mancato pagamento della quindicesima mensilità. Una situazione – sottolinea Posteraro – frutto del momento difficile causato dal Covid che ha ridotto le entrate e congelato i conti. L’Amaco non è in grado di rispettare immediatamente l’impegno e sostenere una spesa che minerebbe, forse in maniera definitiva, il futuro dell’azienda. Nessun problema, invece, in merito al pagamento del sussidio Covid-19: quanto richiesto, a più riprese, dai sindacati sarà onorato – promette l’Amministratore.
Non è in discussione il contratto di secondo livello. La quota – si legge nella missiva – sarà corrisposta a meno di nuovi e potenziali effetti direttamente riconducibili alla diffusione del virus o se la Regione dovesse tagliare i fondi stabiliti e destinati ad Amaco. A tal proposito, Posteraro invita i sindacati ad un confronto per rivedere e firmare il contratto di secondo livello, tenendo conto della situazione economica in cui versa Amaco. «Al di là di tutto, e per evitare conseguenze per i lavoratori – chiosa Posteraro – l’Azienda deve vivere».
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