GIOIA TAURO «Lo sbalzo termico che si è verificato nella scorsa fine settimana, nella notte tra venerdì e sabato, ha determinato una situazione di eccezionale gravità per il comparto ortofrutticolo in generale e per gli impianti di actinidia (Kiwi) in particolare, per cui è vitale ed urgente che tutte le istituzioni: Città Metropolitana di Reggio Calabria e Regione Calabria Dipartimento Agricoltura, si adoperino immediatamente per attivare interventi urgenti al fine di evitare che la già fragile economia agricola del territorio reggino subisca un colpo mortale». Da queste sintetiche ma significative parole del Presidente di Confagricoltura Reggio Calabria Giuseppe Canale emerge tutto lo scoramento che pervade ormai gli imprenditori agricoli della Piana di Gioia Tauro, inermi spettatori di una lunga scia di disastri provocati dall’altalenante andamento climatico.
«Non si sono ancora placati gli allarmi dovuti agli ingenti danni causati dalle piogge persistenti del periodo prenatalizio – prosegue il presidente Canale – che il nostro territorio, soprattutto la Piana di Gioia Tauro, deve fare i conti con questa nuova calamità che ha pesantemente compromesso la produzione ortofrutticola caratterizzata in prevalenza dalla coltivazione di kiwi. A questo punto – sottolinea Confagricoltura Reggio Calabria – si tratta non solo di dare avvio alla consueta procedura di verifica dei danni, propedeutica per la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il settore agricolo, ma anche di attivare interventi di carattere straordinario per il ripristino dell’intera economia reggina».
«Nella immediatezza dell’evento calamitoso – si legge nella nota – i tecnici di Confagricoltura Reggio Calabria hanno svolto una prima ricognizione dei danni agli impianti di actinidia nei Comuni più interessati all’evento: Cittanova, Rizziconi, Melicucco, Taurianova, Laureana di Borrello, Candidoni, Serrata e Rosarno. Da una prima stima è stata rilavata la quasi totale compromissione della produzione e danni alle strutture arboree per milioni di euro (tra perdita di prodotto e danni alle strutture arboree si stima un danno tra i 6 e gli 8 milioni di euro), stima che può essere rivista in aumento dopo i sopralluoghi che saranno completati nei prossimi giorni».
«Contestualmente sono state avviate le procedure per richiedere alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e Regione la dichiarazione dello stato di calamità – continua la nota. Su questo aspetto l’Organizzazione degli imprenditori agricoli reggini invita le imprese colpite dalla gelata, con una perdita della produzione superiore al 30% a contattare i propri uffici per avere indicazioni sulle procedure da seguire per la segnalazione dei danni agli enti interessati». «Da un primo colloquio con il Delegato al settore agricolo e agroalimentare della Città Metropolitana, Avv. Giuseppe Marino, che sin dal suo insediamento ha dimostrato particolare attenzione verso il settore agricolo – evidenzia il Presidente di Confagricoltura Reggio Calabria – abbiamo avuto rassicurazioni dallo stesso sulla immediata attivazione dei sopralluoghi per la verifica dei danni da parte degli uffici territoriali oltre che di un intervento istituzionale immediato con l’Assessore Regionale On. Gianluca Gallo per sollecitare azioni immediate a favore delle imprese agricole interessate». «Appare evidente – conclude il Presidente Canale – che vi è la necessità da parte della Regione di prevedere delle misure urgenti, anche attraverso i fondi del PSR Calabria, per dare la possibilità alle imprese colpite da questa ulteriore calamità di rimettersi in piedi e ripristinare il potenziale agricolo distrutto, per questo motivo come Confagricoltura Reggio Calabria sollecitiamo un incontro celere con l’Assessore Regionale all’Agricoltura On. Gianluca Gallo».
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