LAMEZIA TERME «Errore di indirizzo». È questa la risposta che tutti i medici di medicina generale e i pediatri del distretto socio sanitario di Lamezia Terme stanno ricevendo ormai da quattro giorni ad ogni tentativo di inviare una comunicazione via PEC all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Allo stato attuale, infatti, è impossibile inviare comunicazioni ufficiali e ricevere anche le notifiche di avvenuta ricezione.
Un mistero subito risolto ma con risvolti a tinte grottesche e paradossali. L’azienda sanitaria ha effettivamente dimenticato di rinnovare l’abbonamento della casella di posta certificata dell’Unità operativa di Igiene e Sanità pubblica. Una situazione incresciosa, denunciata proprio dai medici, e confermata al Corriere della Calabria da Francesco Esposito, segretario nazionale di Federazione Sindacale dei Medici Uniti (Fismu). Un errore, forse una dimenticanza. Certamente una svista che sta creando enormi disagi in tempi di pandemia ed emergenza legata al Covid-19. «Allo stato attuale – ci dice Esposito – i medici non riescono ad inviare all’Asp di Catanzaro i risultati dei tamponi rapidi, non potendo così richiedere, in caso di esito positivo, il test molecolare. Una situazione davvero paradossale». Ma non solo.
I medici, infatti, da giorni non riescono neanche a sapere quali siano i tempi certi della scadenza del periodo di quarantena dei pazienti risultati positivi al Covid. Insomma, una brutta e spiacevole pagina (l’ennesima) da dimenticare, e si spera in fretta, per la sanità calabrese. Un errore e una dimenticanza (sperando che sia così) che in tempi di emergenza pendemica è quasi imperdonabile. Solo dopo le decine di segnalazioni dei medici di famiglia e dei pediatri, è stata attivata una casella di posta elettronica alternativa. (redazione@corrierecal.it)
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