CORIGLIANO ROSSANO La giornata “test” sembra aver funzionato, e non poteva esserci miglior viatico per l’inaugurazione del centro vaccinale hub nel PalaBrillia di Corigliano Rossano predisposto dalla Regione Calabria, dall’Asp di Cosenza e dalla Protezione civile.
Sei linee di vaccinazioni gestite dai medici della Croce Rossa Italiana e dell’Azienda sanitaria provinciale potranno arrivare a inoculare anche 1200 dosi di vaccino al giorno. Ma si parte con 500 dosi giornaliere che si andranno a sommare alle 240 somministrate nei due centri già attivi a Corigliano Rossano.
L’hub del PalaBrillia – palazzetto dello sport e casa della Corigliano Volley, club di serie A3 dopo aver disputato diversi campionati di A1 – imprimerà una buona accelerazione ad una campagna vaccinale che un po’ ovunque sta andando a rilento. Servirà un’area vasta ed andrà a sostenere le vaccinazioni dei comuni dell’hinterland di Corigliano Rossano e della Sibaritide.
All’inaugurazione – nessun taglio di nastri col personale subito a lavoro – erano presenti i “padroni di casa”, il sindaco Flavio Stasi e la presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo, con alcuni assessori e consiglieri comunali, ma anche il commissario dell’Asp, Vincenzo La Regina, il direttore sanitario Martino Rizzo, raggiunti nel tardo pomeriggio dal commissario alla sanità regionale, Guido Longo che dopo aver effettuato un giro perlustrativo si è complimentato per l’organizzazione.
«L’inaugurazione di questo Hub – ha dichiarato Vincenzo La Regina – è un grande risultato per i cittadini che hanno bisogno di sicurezza, di vaccinarsi e di sentire vicine le istituzioni. Questa è una gran bella realtà, frutto della sinergia fra Regione, Asp, protezione civile e Croce Rossa Italiana, che può arrivare a somministrare anche 1200 vaccini al giorno. Si tratta di una buona accelerata sui tempi, ci aiuterà a raggiungere la media nazionale e e l’immunità di gregge, da qui a qualche mese».
Lo sforzo dell’Asp di Cosenza, in queste ore, è rivolto anche ai posti letto che l’azienda sta rimpinguando negli spoke e negli ospedali della provincia per far rifiatare l’Annunziata di Cosenza.
«Dovevamo alleggerire il peso sull’ospedale di Cosenza – ha concluso il commissario dell’Asp di Cosenza –. A Rossano stiamo raggiungendo 50 posti letto, 38 di pneumologia, 4 di terapia intensiva e 12 di terapia sub intensiva che serviranno per curare anche i pazienti più gravi. A Cetraro, di recente siamo arrivati ad attivarne 32, più i 18 di Acri».
«Ad oggi in Calabria abbiamo vaccinato 180mila persone con la prima dose e speriamo di velocizzare le procedure per la seconda anche grazie agli hub vaccinali come questi. Vogliamo accelerare sui tempi e gli hub come questi rientrano in una strategia nazionale. Il nuovo centro di Corigliano Rossano si aggiunge a quelli già allestiti a Vibo Valentia e Mesoraca. La disponibilità dei vaccini? Ci sarà».
Rispetto alle recenti polemiche sulla categoria “Altro” che rappresenta circa il 30% delle dosi somministrate in Calabria, con qualche “furbetto” di troppo infilatosi fra una categoria ed un’altra, Longo taglia corto. «La categoria “altro” di certo non l’abbiamo inventata noi. I furbetti ci sono e ci saranno sempre, ma dobbiamo considerare che sotto “altro” sono stati vaccinati quasi tutti i servizi essenziali».
Non accenna, frattanto, a calare il dato relativo alla pandemia nel territorio della Sibaritide. Preoccupano, e molto, Corigliano Rossano con 68 nuovi casi dopo i 61 di ieri e i 70 dell’atro ieri, i 24 di Crosia – comune già in zona rossa – i 17 di Cassano e i 16 di Trebisacce , rapportati al numero di residenti. (l.latella@corrierecal.it)
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