REGGIO CALABRIA «L’aeroporto di Reggio Calabria è stato dipinto come il brutto anatroccolo, come lo scalo più difficilmente raggiungibile, il più pericoloso. Ma la vera pericolosità è quella delle parole. Noi diciamo basta alle parole inutili e oggi chiediamo concretezza per il “Tito Minniti”». È quanto ha detto il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione della visita del viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, all’Aeroporto dello Stretto, prima tappa del tour calabrese – che continuerà anche nella giornata di domani – dedicato alle infrastrutture regionali e al rilancio del territorio. Presenti all’incontro di questa sera anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione, Domenica Catalfamo, e il presidente di Sacal, Giulio De Metrio.
«Ben vengano i 25 milioni previsti per l’aeroporto di Reggio, ma bisogna aumentarne la ricettività. L’auspicio – ha detto il viceministro Morelli – è che si riesca a lavorare per creare quella rete infrastrutturale che andrà ad accrescere la domanda. È necessario aprire ad altre compagnie aeree, ma serve la domanda. Tra le ipotesi sul tavolo, c’è quella di mettere a disposizione un collegamento diretto con Messina e l’elettrificazione della rete Jonica. Mi impegnerò, inoltre, a seguire l’iter per il prolungamento delle piste». Quanto al Ponte sullo Stretto, per il viceministro si tratta di «un’opera fondamentale per il Paese. Sono d’accordo con il presidente Spirlì: è il ponte d’Europa». «Noi – ha aggiunto Morelli – siamo disposti a lavorare per il bene della Calabria e di tutto il Sud».
L’assessore Catalfamo ha evidenziato le criticità dell’aeroporto reggino: «Ha una bassa accessibilità e risente di deficit strutturali e infrastrutturali; deficit che verranno superati grazie ai 25 milioni in arrivo, i cui progetti sono in itinere. Questi interventi ridurranno le limitazioni dell’attività volativa che oggi relegano lo scalo in una categoria non omogenea rispetto a tanti altri aeroporti d’Italia». Catalfamo ha inoltre chiesto al viceministro un’attenzione particolare per lo studio che Sacal presenterà nei prossimi mesi «affinché l’Enac possa superare le criticità e riclassificare l’aeroporto dello Stretto».
Secondo il presidente della Sacal, «quella del presidente Spirlì è una visione e il compito di Sacal è quello di tradurla in realtà, per fare in modo che le porte d’accesso della Calabria siano degne di questo territorio e dell’Europa». Per De Metrio, lo scalo di Reggio «ha la fortuna di poter poggiare il proprio sviluppo su basi concrete: i 25 milioni frutto dell’accordo con il ministero ci consentiranno di renderlo più nuovo e moderno. Il percorso è tracciato, grazie a nove progetti tra loro integrati. Quanto ad Alitalia, qui troverà sempre un tappeto rosso, ma lo sviluppo passa dalla possibilità di avere una pluralità di vettori».
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