CATANZARO «Il perdurante braccio di ferro tra l’Asp di Catanzaro e il Sant’Anna Hospital rischia di ripercuotersi gravemente sui pazienti e sui lavoratori della clinica. La decisione dell’Azienda sanitaria provinciale di non sottoscrivere con il Sant’Anna il contratto per l’anno 2020 prelude ad un ulteriore inasprimento della vicenda, a nuovi ricorsi e conflitti nelle sedi giudiziarie. Pertanto la politica deve spingere per la rapida convocazione di un tavolo istituzionale di confronto, perché nello specifico si seguano strade legittime a tutela del diritto alla salute e del diritto al lavoro degli interessati». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che precisa: «Bisogna partire dal bene comune, che specie in questo periodo di Covid è la cura dei malati e la salvaguardia dei posti di lavoro. Credo che sia possibile affrontare la situazione uscendo fuori dallo schema, purtroppo al momento prevalente, delle cause nei tribunali. Mi appello al commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo, perché al più presto convochi le parti e tutte le rappresentanze politiche, al fine di individuare una soluzione adeguata». «Come parlamentari del Movimento 5 Stelle – conclude Parentela – confermiamo la nostra massima disponibilità al dialogo istituzionale e alla collaborazione, per risolvere questo problema tanto urgente».
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