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Canile sequestrato a Lamezia, al via l’incidente probatorio

Occorrerà verificare se sussistono «deficit strutturali presso il canile» e «l’effettivo stato di salute, fisico e psichico, dei cani ospitati»

Pubblicato il: 16/04/2021 – 10:17
di Giorgio Curcio
Canile sequestrato a Lamezia, al via l’incidente probatorio

LAMEZIA TERME Al via l’incidente probatorio a perizia, disposto dal gip del Tribunale di Lamezia Terme, Emma Sonni, in merito alla vicenda legata al provvedimento di sequestro preventivo del canile comunale di Lamezia, sito in località Stretto. Era stata fissata per il 15 aprile l’udienza per la comparizione dei periti, delle parti e dei loro difensori davanti al gip. Il provvedimento era stato eseguito lo scorso gennaio dai militari delle stazioni Carabinieri Forestale di Lamezia Terme e di Nocera Terinese, unitamente a militari della stazione principale di Lamezia, del Nucleo operativo radiomobile,e con la collaborazione della polizia ecozoofila dell’associazione Fare ambiente, nonché di personale dell’Asp (QUI LA NOTIZIA). 

Nominato il perito

Toccherà al perito nominato, Monica Mazzei, verificare se sussistono o meno «deficit strutturali presso il canile» e «l’effettivo stato di salute, fisico e psichico, dei cani ospitati» e in particolare rispetto al cosisetto BCS (Body condition score) «al fine di ottenere l’indicazione in ordine allo stato nutrizionale di ciascun animale». 

Il provvedimento

Il provvedimento emesso dal gip a gennaio, faceva seguito ad una specifica attività di indagine delegata dalla Procura di Lamezia Terme dalla quale era emerso che gli animali detenuti nei recinti erano sottoposti a comportamenti incompatibili con le loro caratteristiche etologiche. In particolare erano state riscontrate diverse anomalie, tra cui casi di sovraffollamento in alcuni recinti, mancanza di idonea pavimentazione, rete arrugginita, cucce costituite da campane in vetroresina idonee solo alla raccolta differenziata di rifiuti. La gestione del canile risulta, da molti anni, affidata in concessione alla società in house “Lamezia multiservizi Spa” del comune di Lamezia Terme. A conclusione di una complessa e articolata attività di polizia giudiziaria – eseguiti anche accertamenti di natura tecnica, acquisizione di documentazione e relativi riscontri – era stata riscontrata anche l’ipotesi di maltrattamento di animali e l’omissione delle azioni necessarie per la razionalizzazione e l’adeguamento del canile, conseguenti anche a segnalazioni pervenute al comune, a carico dei gestori del canile e dei responsabili del servizio del comune e della “Lamezia Multiservizi spa”.

La prossima udienza

In seguito al provvedimento erano stati posti sotto sequestro 289 cani, tutti censiti e identificati, durante le operazioni di sequestro tramite la rilevazione del microchip, e delle aree recintate del canile su una superficie complessiva di circa 5200 metri quadri. Il perito dovrà eseguire gli accertamenti irripetibili richiesti mediante accesso sul posto e poi redigere e depositare la perizia. L’udienza per la comparizione e l’esame del perito dopo il deposito è stata fissata per il prossimo 20 maggio. (redazione@corrierecal.it)

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