ROMA «Dal 26 aprile tornerà la zona gialla e le scuole riapriranno completamente in presenza nelle zone gialle e arancione». Ad annuncialo in inizio della conferenza stampa che il premier Mario Draghi ha tenuto venerdì pomeriggio a Palazzo Chigi assieme al ministro della Salute Roberto Speranza. «Il governo con questa decisione ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia – ha proseguito Draghi – ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati».
Nel dettaglio è stato lo stesso ministro Speranza a spiegare come si è potuto arrivare a questa soluzione: «Si darà priorità alla riaperture delle attività alle aperto. Questo perché lì è meno facile contagiarsi».
Il ministro ha spiegato che «si partirà dai ristoranti ma non solo». «L’arma su cui contiamo è la vaccinazione, maggiormente andremo avanti su questa strada più ci sarà possibilità di procedere alle riaperture».
Poi Draghi ha annunciato provvedimenti economi. Ha ribadito i dati contenuti del Def e l’entità dello scostamento di bilancio. «Quaranta miliardi». Il premier ha voluto sottolineare a questo proposito: «È una scommessa sulla crescita, se ci sarà avremmo vinto la sfida senza ulteriori scostamenti di bilancio». Draghi è entrato nel dettaglio delle misure previste nel Pnnr affermando che la linea che sarà adottata negli interventi sarà improntata ad «una crescita sostenibile», attraverso una «transizione ecologica». Per Draghi quella che si sta compiendo «è una scommessa sul debito buono». «Il punto centrare resta che questo debito deve essere investito bene. Occorre mettere in campo interventi che vengano attuati» e per fare questo «è necessario che le norme che disciplinano devono essere semplificate». Il premier ha parlato del Pnnr, ma anche di altre misure. Ad iniziare dalle riforme appunto della pubblica amministrazione.
A proposito delle opere inserite nel Piano, Draghi ha parlato di 57 interventi, citandone alcuni tra cui una che interessa da vicino la Calabria. «Nel fondo di accompagno al Pnrr – ha detto – c’è una posta per l’alta velocità Salerno Reggio Calabria».
«Sono opere già finanziate prima – ha ribadito – ma che attendevano di essere avviate». Proprio sulla tempistica, Draghi ha annunciato che «il ministro Giovannini ha preparato un cronoprogramma su questi interventi». «Saremo chiamati a rispondere di eventuali inadempienze su queste basi».
Poi a proposito del Decreto sostegni, il premier ha parlato del cambio del criterio per ottenere sostegni. «Ora si sta cercando di cambiare, si sta puntando oltre che all’indice basato sul fatturato precedente, anche sulla perdita d’utile». Ma anche sull’ «Imponibile fiscale colpito». «E sul punto Draghi ha messo le mani avanti. «Con questi nuovi parametri sarà più lento il processo».
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