CATANZARO L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, in seguito a un incontro di approfondimento tecnico con Anas, che si è svolto a Roma lo scorso 8 aprile, ha scritto al ministro Giovannini una nota con cui chiede la stipula del nuovo Contratto di programma per gli investimenti Anas previsti per il quadriennio 2021-2024.
«In sintesi – spiega una nota dell’assessorato – si propone che con il nuovo contratto vengano confermati alcuni importanti investimenti in corso, anche con incrementi di finanziamento laddove necessari, prevedendo nel contempo nuovi investimenti mirati allo sviluppo dell’intero territorio regionale che in atto presenta gravi deficit infrastrutturali connessi a forti carenze di accessibilità delle aree interne e a condizioni critiche della sicurezza stradale». «La Rete Anas in Calabria – viene specificato –, con i suoi 1.400 chilometri circa, suddivisi tra la dorsale tirrenica, quella jonica e le principali trasversali di collegamento, costituisce la struttura essenziale per la mobilità su gomma dell’intera regione. La messa in sicurezza e il potenziamento di tale rete principale costituiscono un obiettivo imprescindibile per garantire una adeguata mobilità all’interno del nostro territorio».
«Ecco perché per il nuovo contratto di programma – prosegue la nota –, oltre a confermare interventi imprescindibili quali quelli previsti per il completamento dell’autostrada A2 nel tratto tra Cosenza e Altilia, della strada statale 106 nella zona della Sibaritide e del Crotonese e sulla Trasversale delle Serre, sono stati proposti nuovi importanti interventi da realizzare sull’intera rete regionale con una precisa attenzione alle aree rimaste fuori dalla programmazione degli ultimi anni». «Si cita, ad esempio – è sottolineato – l’intero tratto della 106 a sud di Catanzaro, per il quale il contratto di programma appena scaduto non prevedeva interventi significativi, neanche in termini di progettazione o di studi di fattibilità, nonostante l’infrastruttura non sia idonea agli attuali volumi di traffico, presentando carreggiate con caratteristiche geometriche non adeguate, attraversamenti con ponti dei primi decenni del novecento, e addirittura tratti a senso unico alternato. Ciò rende improcrastinabile una programmazione efficace per il necessario incremento del livello di servizio di queste strade e soprattutto per una drastica riduzione dei tassi di incidentalità».
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