ROMA In controtendenza all’andamento nazionale dei contagi la Calabria è a rischio zona rossa. Il monitoraggio settimanale del Ministero della salute assegna alla nostra Regione un livello di rischio alto (contro il livello 4 della scorsa settimana) con una curva di casi positivi ferma a 500/600 casi giornalieri che stenta a flettersi e il superamento della soglia del 30% delle terapie intensive occupate (dato che al momento si attesta al 31,6%). Secondo l’Istituto Superiore di Sanità nel Paese si osserva «un’ulteriore diminuzione del livello generale del rischio». L’Rt nazionale è sceso a 0,85, dallo 0,92 di giorni fa e l’incidenza è di 182 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Al momento sono sedici le Regioni e le Province Autonome dove si attesta una minor incidenza dei contagi contro 15 della scorsa settimana, che hanno una classificazione di rischio moderato (di cui 4 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) .
Le regioni con rischio moderato resteranno comunque in zona arancione. Il nuovo cambio di fascia, infatti, non prevede il passaggio alla fascia gialla perché il decreto aprile lo impedisce. Sono numerose le Regioni che hanno una bassa incidenza di contagio e una buona situazione delle strutture sanitarie, ma secondo le attuali norme si rimane comunque in arancione con bar e ristoranti chiusi e divieto di uscire dal proprio comune.
La Campania passa in zona arancione. Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta restano in rosso. Nel pomeriggio saranno firmate le ordinanze in vigore da lunedì.
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