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Gallo: «Qui campagna vaccinale da Far West. Su “Altro” ne vedremo delle belle»

Al talk de L’Altro Corriere Tv l’assessore regionale tra emergenza Covid e prospettive politiche. «Ambisco a essere riconfermato»

Pubblicato il: 17/04/2021 – 15:22
di Luca Latella
Gallo: «Qui campagna vaccinale da Far West. Su “Altro” ne vedremo delle belle»

CORIGLIANO ROSSANO «La coalizione di centrodestra è compatta, granitica, al di là di qualche piccola posizione individuale o di qualche sfumatura». Gianluca Gallo si ricandiderà, consapevole che la sua esperienza assessorile possa servire alla squadra di governo, qualora dovesse imporsi ancora il centrodestra alle prossime elezioni regionali d’autunno. «La candidatura alla presidenza? Occhiuto è l’uomo giusto, ha l’esperienza giusta».
Così esprime l’assessore regionale all’Agricoltura e al Welfare, nel corso del talk Un eco dallo Jonio, andato in onda su L’Altro Corriere Tv. Gallo affronta tanti temi, dalle infrastrutture alla politica, passando per l’esperienza maturata con le sue deleghe.
A proposito di infrastrutture, per certi versi si può affermare che sia stato il “padre” del progetto relativo alla statale 106, nel tratto Rossano-Sibari a quattro corsie.

«Rossano-Sibari a quattro corsie? Mi sono imposto»

«Nella passata legislatura chiesi lumi all’assessore ai Trasporti, Musmanno che mi rispose come l’Anas stesse lavorando ad una strada ad una corsia per ogni senso di marcia, al costo di circa 200 milioni. In quella occasione – spiega Gianluca Gallo – dissi che una replica della 106 attuale sarebbe stata inadeguata a servire la terza città della Calabria. Poi abbiamo vinto noi le elezioni, io ero il più vicino alla presidente Santelli che spinse per un incontro sull’argomento, poi promosso dall’assessore Catalfamo con i rappresentanti dei territori. Arrivai a quella riunione, ascoltai e mi resi conto che si stava propronendo un progetto inadeguato ai tempi, al 2030, al volume di traffico ed al territorio. Mi imposi, anche se non sono uno sceriffo nei modi, perché non potevamo accettare una strada vecchia. La Rossano-Sibari avvicinerà le popolazioni della Sibaritide al resto del Paese: una città e un’area di 100mila abitanti deve avere un collegamento veloce. Dopo quell’incontro la presidente Santelli scrisse al governo e il ministero colse immediatamente la nostra sollecitazione».
Riferendosi alla visita del viceministro Cancelleri, giunto a Corigliano Rossano per presentare il progetto, l’assessore Gallo ricorsa che «nel Recovery Fund le strade possono essere realizzate, seguendo le linee guida secondo cui devono essere appaltate entro il 31 dicembre 2022 e realizzate entro il 2026. Corigliano Rossano non poteva rimanere senza uno svincolo autostradale ed è ciò che ha mosso la presidente, l’assessore Catalfamo e il sottoscritto».

Porti e “Laghi”

Sempre a proposito di infrastrutture, da sibarita, non poteva non citare l’impegno per il porto di Corigliano Rossano e i Laghi di Sibari, lo scalo turistico più grande d’Europa con i suoi 2500 posti barca. «I Laghi – prosegue Gallo – scontano la favola di essere un porto privato, ma hanno un accesso pubblico, le porte vinciane, sempre aperte e chiunque può trovare ricovero, così come accade in tutti i porti d’Italia. La differenza, dunque, è solo formale. Nella passata legislatura regionale, insieme al consigliere Bevacqua abbiamo sottoscritto una norma che rende navigabile il canale degli Stombi (l’acceso ai Laghi, ndr) e l’abbiamo dotata di risorse finanziarie. Il comune di Cassano ha acquistato una draga poi affidata all’associazione Laghi di Sibari»

La polemica con Coldiretti e i consorzi di bonifica

È di questi giorni il contrasto con la Coldiretti e il consorzio di bonifica con sede a Mormanno. «Ho grande rispetto per questi organi – spiega l’assessore all’Agricoltura, entrando nei temi che riguardano le sue deleghe – perché ricoprono un ruolo fondamentale. Dal 2009 sono autogestiti e la Regione conferisce delle risorse per la gestione. L’anno scorso per volontà del sottoscritto, l’assessorato ha erogato 3 milioni di euro, contributo che non si vedeva da un decennio. Ci sono alcuni consorzi che hanno problemi di governance, commettono errori importanti, altri ricorrono ad assunzioni senza provvedere a selezioni pubbliche, e c’è chi assume anche se non riesce a pagare gli stipendi. Su tutto questo è necessario mettere mano e se c’è un consorzio di Bonifica come quello di Mormanno che deve 13 mensilità ai lavoratori, non è certo colpa della Regione. Ogni consorzio – dice ancora Gianluca Gallo – ritiene di avanzare delle somme per il settore forestazione, ma quelle risorse non sono finalizzate a dare linfa alla cassa, semmai ad eliminare problematiche con altri enti previdenziali come l’Inps. Credo che i consorzi abbiano dei disavanzi di gestione annuale e su questo è necessario intervenire. Peraltro, molti bilanci sono stati bocciati dall’organo di controllo».

L’emergenza sanitaria in Agricoltura

«L’agricoltura – prosegue l’assessore regionale – è andata in crisi per via della pandemia, gli agricoltori hanno chiesto aiuto e noi abbiamo colto il loro allarme, anticipando i pagamenti, mettendo in campo le misure anti Covid con 21 milioni di euro per sostenere i settori più colpiti come agriturismo, florovivaismo, vitivinicolo, caseario. Stiamo provando a fornire altre risposte ma tutto ciò non basta. Abbiamo emanato altri bandi per rirattivare gli investimenti».  

«Abbiamo portato a compimento il piano sociale regionale»

«Il piano è uno strumento licenziato in consiglio ed è fondamentale – aavanza Gallo parlando di Welfare – affinché si adatti alle realtà territoriali. Così come il piano agricolo regionale, per il quale affideremo un incarico ad Arssac e Università. Manca la pianificazione per il piano di gestione forestale e dei boschi, come mancava per il sociale. Abbiamo concluso il percorso iniziato dalla precedente amministrazione, portando lo strumento a compimento, anche se sembra già superato dall’emergenza covid. Adesso, è questo l’invito che facciamo, chiediamo di approvare i piani d’ambito, che rappresentano i bisogni dei territori».

«Nella campagna vaccinale qualcosa non è andato per il verso giusto»

In ambito vaccini, Gianluca Gallo è convinto che la campagna debba essere affidata ai medici di base. «Qualcosa non funziona, credo sia necessario resettare e affidarsi, perché le scelte spettano al governo, ai medici di base. Ognuno di noi ne ha uno e lo stesso medico conosce i suoi pazienti. Un governo serio avrebbe dovuto affidare la campagna ai medici di base, così come avviene per la normale campagna antiinfluenzale. Ed invece continuiamo ad andare in confusione. Le regioni che hanno operato tramite i medici di base sono più avanti, qui sembra un Far West. La categoria “altro”? Ne vedremo delle belle quando verranno fuori gli elenchi di chi si è vaccinato in questa fase, scavalcando le file»

«Mi ricandido con l’ambizione di essere rieletto e riconfermato in squadra»

In conclusione di trasmissione non poteva mancare la politica, anche in prospettiva elettorale. «Non credo che il governo della regione potesse restar fermo per un anno – l’assessore risponde così alle critiche di chi sostiene che l’amministrazione regionale stia andando oltre l’ordinario –. Abbiamo avuto un tragico evento, la morte della presidente. La legislatura era partita benissimo, nel modo migliore possibile. Jole era stata scoperta dai calabresi come una grande presidente che aveva bonificato l’immagine della Calabria nel Paese. Con le sue relazioni romane riusciva a far digerire al governo le decisioni. Era una donna forte, capace, aveva senso politico e sapeva far girare la squadra ed era anche materna. Purtroppo è finita come tutti sappiamo, ma rispetto ad una prima fase in cui ritenevamo di poter andare al voto a febbraio, l’emergenza sanitaria ed il governo hanno posticipato la data delle elezioni. La Regione non può certo restare ferma tutto questo tempo ed anche per questo ho incontrato prima di Pasqua il ministro agli Affari Regionali, Gelmini, per chiedere che il Consiglio regionale potesse legiferare su cose urgenti e importanti».
«Abbiamo fatto quadrato – specifica poi riferendosi alla candidatura a presidente di coalizione – attorno a Roberto Occhiuto. Ero fra i papabili ma non per mia richiesta, non ritengo che queste cose debbano essere rivendicate. Il mio nome si faceva sui territori ed è motivo di orgoglio, mi ha fatto piacere, ma di certo non creo fratture e contrasti nel partito, sono un uomo di sistema. Decide Roma, non ha senso andarsi a proporre. La scelta è ricaduta su Occhiuto perché è parlamentare di lungo corso, già consigliere regionale, capogruppo di Forza Italia alla Camera. Raggiungere quei livelli partendo dalla Calabria e riuscire ad avere riconoscimenti di quel genere è segno di capacità. Occhiuto vuole candidarsi, vuole dedicarsi alla nostra regione e noi siamo contenti. A me interessa far parte della squadra e dare un contributo. Mi ricandido con l’ambizione di essere rieletto e magari chiamato a ricoprire l’incarico di assessore all’Agricoltura e al Welfare, così da poter riprendere quel cammino esperienziale che mi auguro venga salvaguardato. Come sta la coalizione? È compatta – conclude Gianluca Gallo – granitica, pur fra qualche piccola posizione individuale o sfumatura». (l.latella@corrierecal.it)

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