CROTONE Il Partito democratico di Crotone denuncia ritardi nella vaccinazione dei soggetti fragili over 80. Nessuno a Crotone parla della vaccinazione di questi soggetti, che non sono nelle condizioni di raggiungere le sedi di somministrazione e dovrebbero essere vaccinati presso le loro abitazioni.
«Il Pd della città di Crotone – si legge in una nota – esprime preoccupazione per le notizie riguardo a quanto sta avvenendo in ordine alle vaccinazioni per il Covid». Ci sono novità per quanto riguarda la vaccinazione degli over 70, perché da ieri sono iniziate le somministrazioni di questi soggetti con l’utilizzo del vaccino AstraZenica, invece non è stata ancora indicata la data per quanto riguarda «decine e decine di cittadini over 80 che affetti da svariate patologie, sono state impossibilitati a raggiungere i centri dove vengono somministrati i vaccini».
I medici di famiglia hanno preparato da tempo gli elenchi degli aventi diritto e la stessa Azienda ha già provveduto a costituire un’apposita task force, ma nessuno è stato informato quando si potrà mettere in sicurezza questa fascia di popolazione. Eppure si tratta di soggetti molto fragile che, nella maggior parte dei casi, hanno contatti quotidiani con badanti e familiari che li accudiscono e potrebbero anche infettarli. Un’eventuale contagio per questi soggetti potrebbe essere pericolosissimo. Il pericolo che corrono gli over 80 disabili è concreto ed è questo che preoccupa il Pd della città di Crotone.
Secondo il Pd, quindi, occorre procedere subito alla vaccinazione di questi soggetti disabili in quanto «la provincia di Crotone ha visto aumentare, sensibilmente in queste ore, il numero dei positivi e questo significa che le categorie deboli rischiano maggiormente, se poi queste sono composte da anziani che non possono muoversi dalla propria abitazione allora c’è da stare ancora più preoccupati». Concludendo, il Pd cittadino scrive: «Pertanto, si rivolge un accorato appello al sindaco della città e alle autorità sanitarie provinciali a voler recuperare prontamente il tempo perduto e a venire incontro alle oggettive difficoltà nelle quali si trovano le categorie più deboli e i soggetti impossibilitati a muoversi da casa». (redazione@corrierecal.it)
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