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da palazzo campanella

Torna a riunirsi il Consiglio regionale, tra massimi sistemi e scampoli di fine stagione

Domani nuova seduta: all’ordine del giorno il dibattito sul Recovery Fund e poi varie pratiche non esattamente “indifferibili e urgenti”

Pubblicato il: 18/04/2021 – 13:53
Torna a riunirsi il Consiglio regionale, tra massimi sistemi e scampoli di fine stagione

REGGIO CALABRIA Tra massimo e minimi sistemi, tra grandi tempi e scampoli di fine stagione, dal sapore anche elettorale. Domani torna a riunirsi il Consiglio regionale, con un ordine del giorno molto controverso per un’Assemblea che si è “congedata” da quasi cinque mesi e che però continua a operare, sospinta dall’emergenza Covid 19 ma anche dalle “tentazioni” clientelari che l’imminenza della campagna per le elezioni d’autunno inevitabile rivogliano. Un’assemblea che continua a operare per gli atti urgenti e indifferibili ma in realtà anche per atti che tutto sembrano tranne che urgenti e indifferibili. E l’ordine del giorno della seduta di domani è la palmare, quasi esemplare rappresentazione di questa contraddittorietà. Sei i punti all’ordine del giorno: su questi spicca il primo, “l’informativa del presidente facente funzioni della Giunta regionale sulle iniziative adottate in ordine al Pnrr (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza)”, con conseguente dibattito. È un punto che sicuramente rientra tra le questioni urgenti e indifferibili, a differenza però del restante ordine del giorno, che presenta il classico “di tutto di più”: cinque proposte di legge, relative alle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Calabria, al Consorzio Costa degli Dei, all’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili, alle Pro Loco, all’Arssa e alle procedure di liquidazione di enti pubblici e fondazioni regionali. Se si esclude forse quest’ultimo punto, che pone la problematica dell’infinita e costosa liquidazione di alcuni enti sub regionali (nel caso di specie, l’Afor e Calabria Etica) e la necessità di portarle concretamente e seriamente al termine, si tratta di proposte, sponsorizzate dalla maggioranza di centrodestra, la cui indifferibilità e urgenza è davvero tutta da dimostrare. Anche per questo nei giorni scorsi dall’opposizione di centrosinistra si è levata qualche voce critica, che ha definito «imbarazzante» l’ordine del giorno del Consiglio regionale, ma giusto qualche voce critica: in realtà, non più di due (Giuseppe Aieta di Dp e Graziano Di Natale di IriC). Balza agli occhi, clamorosamente, l’assenza del tema sanità, con tutto il suo carico di drammaticità acuita dall’emergenza Covid 19 e dal caos della campagna vaccinale, dall’orizzonte del Consiglio regionale, che ha relegato il tema nelle Commissioni, il cui porte di incidere è sempre molto relativo. Ci sarà una seduta ad hoc sulla sanità nelle prossime settimane, ha deciso l’ultima Conferenza dei capigruppo, come se la pandemia fosse un problema recente e non una questione indifferibile e urgente. E in coda, al Consiglio regionale, non mancano altre pratiche molto “borderline”, sospette di “captatio benevolentiae” elettorale, come l’ormai famosa-famigerata legge sulla contrattualizzazione dei precari ex legge 12 (i precari che hanno prato servizio in enti strumentali e fondazioni regionali): il testo si è di nuovo “arenato” nell’ultima riunione della prima Commissione, che ha rinviato la trattazione per avere ulteriori approfondimenti, ma continua ad girovagare nei corridoi di Palazzo Campanella. Lì dove un “congedo” è eterno… Intanto, domani ci sarà questa nuova seduta, che ha anche un risvolto politico: capire fino a che punto (e se…) la maggioranza di centrodestra sostiene il presidente ff Spirlì, visto che nei giorni scorsi nella sesta Commissione gli esponenti del centrdestra hanno di fatto “bocciato” il piano di promozione turistica elaborato da Spirlì. (c.a.)

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