CORIGLIANO ROSSANO Due buone notizie, una molto più dell’altra. La prima è l’apertura della campagna vaccinale agli ultrasessantenni e l’attivazione di un paio di “linee” Pfizer al centro vaccinale allestito nel PalaBrillia, a Corigliano Rossano. La seconda buona nuova riguarda una leggera attenuazione della curva pandemica nella Sibaritide.
A rilevare entrambe le notizie è il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo. Il dirigente parte dal riferire i ricoverati Covid in provincia di Cosenza: 248. «Tanti – scrive – ma meno di ieri. Il rapporto tra tamponi positivi e tamponi totali è al 21,06%. Altissimo, ma più basso di ieri».
Negli ultimi sette giorni, invece, i nuovi casi registrati nei vari comuni della Sibaritide sono 47 a Campana, 12 a Pietrapaola, 85 a Crosia, 22 a Mandatoriccio, 9 a San Giorgio Albanese, 5 a Calopezzati, 29 a Trebisacce, 17 a Villapiana, 233 a Corigliano Rossano (qualche decina in più della settimana scorsa), 22 a Cariati, 8 a Rocca Imperiale, 40 a Cassano, 2 a Cropapalati, 2 a paludi, 5 a Longobucco, 3 a Montegiordano, 4 a Cerchiara di Calabria, 2 a Bocchigliero e 3 a Francavilla.
«Continua, quindi, l’odissea del virus in molti comuni – specifica il direttore sanitario dell’Asp – anche se da qualche parte dello Ionio l’incubo sembra finito (Albidona e Scala Coeli). Inoltre sembra in attenuazione l’ondata lunga di Pasqua e Pasquetta, che ha ritardato la discesa prevista per Corigliano Rossano e Cassano».
Facendo il punto sulla campagna vaccinale, Rizzo riferisce di «qualche problema da risolvere per il PalaBrillia, mentre vanno bene gli altri centri vaccinali di Cariati, Crosia, Corigliano-Rossano (centro di eccellenza e viale de rosis), Trebisacce, Cassano, Rocca Imperiale e Oriolo, con numerose prenotazioni, anche distanti nel tempo. Dalla metà della prossima settimana si potranno prenotare anche gli ultrasessantenni e, visto il ritardo, si cercherà di ampliare la platea del palasport di Brillia anche ai soggetti fragili. Speriamo che la Regione ci conceda l’autorizzazione – conclude Martino Rizzo – tutto viene regolato in base alle dosi disponibili, e quindi ci vuole ancora un po’ di pazienza». (lu.la.)
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