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inchiesta molo 13

«È forte di testa, non lo batte nessuno». Le confessioni di Gagliardi alla fidanzata e l’adorazione per il boss Gallace

Factotum di Francesco Galati, il 26enne in una conversazione intercettata spiega le dinamiche e gli affari del gruppo criminale

Pubblicato il: 19/04/2021 – 7:00
di Giorgio Curcio
«È forte di testa, non lo batte nessuno». Le confessioni di Gagliardi alla fidanzata e l’adorazione per il boss Gallace

LAMEZIA TERME È  nel corso delle indagini coordinate dalla Dda della Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, che è emerso il ruolo di Angelo Gagliardi, finito in carcere nell’ambito del blitz “Molo 13” condotto dalla GdF contro gli esponenti del clan di ‘ndrangheta dei Gallace. 

«Ho preso una botta!»

Per gli inquirenti, nonostante non rivestisse un ruolo apicale all’interno del clan, Angelo Gagliardi era in grado di investire somme di denaro per l’acquisto di carichi di droga ma sono soprattutto le sue conversazioni con la fidanzata a fornire agli inquirenti importantissimi spunti investigativi. A proposito invece degli affari, uno di questi non sarebbe andato a buon fine e gli esiti vengono descritti proprio da Angelo Gagliardi in una conversazione con il fratello, captata dagli inquirenti il 7 giugno 2019. «Ho preso una botta stanotte! Una botta ho preso!» dice Angelo al fratello, che risponde: «E quanta ne avevi?» «Doveva arrivare alle 4.. l’ho presa dove la prendono tutti…doveva arrivare tra una settimana e stanotte è arrivata la notizia che gli è caduta in mare.. tutta quanta.. ho perso 4mila euro, 4.000 e quattro».

Le confessioni alla fidanzata

A confermare il grave quadro indiziario a carico di Angelo Gagliardi, come si legge nell’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Logozzo, è un’altra conversazione intrattenuta questa volta con la fidanzata, anche questa volta ascoltata dagli inquirenti. «E i soldi?» chiede al fidanzato, che risponde: «Si perdono anche!». «E quanto erano i tuoi?» chiede ancora: «Eravamo 15, io avevo messo poco.. io e Cenzo avevamo messo poco, Cenzo aveva messo 3mila (…) io quattro e due, Francesco 60mila, Cosimo 100… 140».  

I ruoli del gruppo svelati

Ma il prosieguo della conversazione tra Angelo Gagliardi e la fidanzate, continua a fornire spunti investigativi notevoli per gli inquirenti in ascolto.  «Arriva a Gioia Tauro?» chiede la fidanzata ad Angelo, che risponde: «A secundu (“dipende” in dialetto ndr) è tipo un coso, dove la imbarcano (…) nel container, benissimo.. solo che poi s’è persa.. l’hanno pizzicata… nei container la mettono, capito? E gli segnala dov’è e dove non è..». Il racconto di Angelo Gagliardi suscita evidentemente la curiosità della fidanzata, che gli chiede: «Uh.. e dico lui come fa quello ad avere contatti pure con… con questi qui..?» e Angelo Gagliardi risponde: «…là, va con.. dove la fanno. È forte lui con la testa è forte… non lo batte nessuno a lui.. tutti, tutti sotto di lui sono…». Il riferimento di Angelo Gagliardi, secondo gli inquirenti, è a Cosimo Damiano Gallace, esponente di spicco dell’omonimo clan, anche lui fra gli arrestati per il quale, come si evince dalla conversazione, Gagliardi nutre una grande stima e considerazione. E nella conversazione continua a spiegare alla fidanzata: «Cosimo quando la deve comprare…la paghi.. però arriva solamente in Calabria.. 50mila te la vendono.. ti vendono un pacco da 50mila, 70mila, 60mila, 30mila, 40mila capito?… arriva tutta nei container…». «(…) nel Sud America.. vanno là.. In Germania faceva scalo, per prendere la macchina (…) siamo andati in Olanda… dall’Olanda siamo andati a finire in Sud America». 

«Mi capisci cosa voglio dire?»

Dopo aver fornito ulteriori dettagli su un’affare sfumato dal valore di oltre un milione di euro, nella conversazione del 16 giugno 2019 captata dagli inquirenti, è la fidanzata di Angelo Gagliardi, a fare riferimento a Francesco Galati, altro elemento di spicco del clan finito in carcere, e soprattutto la moglie che, a differenza sua, aveva maggiore contezza degli affari del marito: «Lei le sa tutte (…) e lo sai perché?Perché lei è sposata e sa tutto». Emerge, inoltre, il ruolo di subordinazione di Angelo Gagliardi rispetto a Francesco Galati, dal quale acquistava di tanto in tanto anche della droga, pur commercializzandola in autonomia. «Su quei 4mila io guadagno.. 3mila euro, ti faccio un esempio capito?». «Quattromila sono i suoi e 3mila sono i miei però vado solo io, vado io e me li faccio io non lui (…) io a lui gliela pago e faccio ciò che voglio dopo, mi capisci cosa voglio dire?». 

Gli insulti e gli ordini impartiti da Galati

«Sto scemo di merda… mamma mia che sei stupido.. te le devo imboccare con il cucchiaino le cose… tutto addormentato, un coglione sei… Scemo! Stupido! Ma proprio scemo assai sei, no poco!». Una lunga sequela di insulti quelli rivolti da Francesco Galati ad Angelo Gagliardi, colpevole di aver dimenticato di caricare la batteria del suo telefono. Il ruolo di subordinato di Gagliardi rispetto a Galati è tale da affidargli, secondo gli inquirenti, i compiti più disparati. «Allora… va tu.. te la vedi tu.. e glielo dici tu? (…) tu mettiti la sveglia alle 8, alle 8.30/8.45 io sono pronto, quando ti chiamo io vieni subito!». Questo uno dei tanti ordini di Galati a Gagliardi captati dagli inquirenti. Una situazione che suscitava però il malcontento di Gagliardi e anche della fidanzata. «Lui ce l’ha tranquilla (…) e te la rompe a te che ti dice che non sai fare niente.. (…) ti stai là? Perché io sinceramente qualche cosa che mi faceva in quel modo, mai sarei tornata da lui.. ma se fossi ritornata doveva baciarmi i piedi (…) come io gli porto rispetto, anche lui deve portarlo a me, ce ne andiamo?». 

I soldi nascosti a casa della fidanzata

Nel corso del dialogo tra Gagliardi e la fidanzata captato ancora il 16 giugno 2019, gli inquirenti hanno appurato come quest’ultima si fosse resa disponibile a custodire a casa sua, dove abitava insieme ai familiari, una somma di denaro di provenienza illecita. «Se venissero – spiega la donna al fidanzato – “eh, mio padre ha la pensione di invalido… mia nonna ammalata, che vuoi? Questi sono soldi della pensione”», insomma una giustificazione pronta in caso di controlli della forze dell’ordine. La rassicura però Angelo Gagliardi: «Tra una settimana vengo e me li prendo..», annunciando che porterà i soldi a Roma, per portarli a Cosimo. «Devono crescere i soldi, non devono essere sempre gli stessi!» spiega alla fidanzata che risponde: «Allora, sai che interessa a me.. che li hai per quando facciamo la casa». 

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