REGGIO CALABRIA «Appreso dell’ipotesi di un mio presunto coinvolgimento nell’inchiesta sui brogli elettorali alle ultime elezioni amministrative di Reggio Calabria, ritengo doveroso nei confronti dei miei elettori e di chi ha riposto in me la sua fiducia affermare pubblicamente la mia totale estraneità ai fatti contestati dalla Procura». Così in una nota Giuseppe Eraclini, che risulterebbe tra gli indagati del terzo capitolo dell’inchiesta della procura di Reggio sui presunti brogli relativi alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre. «Faccio politica – continua l’esponente forzista – da 30 anni e l’ho sempre fatta nel contesto del mio Comune, della mia Città, quindi mai per fare carriera politica, per fama o per mera ambizione. Campagne elettorali condotte soltanto con il contributo della mia famiglia, degli amici, della gente della mia città. Sono loro i miei sostenitori. Chi mi conosce sa bene che la mia Politica è “di strada”, è da lì che ho attinto consenso popolare e voti nelle varie tornate elettorali a cui ho partecipato. Sono uno “vecchia scuola”, un politico per passione che ha sempre operato nel pieno rispetto della legge e soprattutto del corpo elettorale, in netta controtendenza, dunque, con il modus operandi invece balzato alle cronache nelle recenti inchieste cittadine. Né tanto meno risulto coinvolto in alcun procedimento amministrativo o giudiziario del passato. Sono sereno, e, nello specifico della mia posizione, non ho nulla da nascondere. La questione delle deleghe collegate alla mia persona non rappresenta alcunché di immorale, illegale o inedito. Il tutto è sempre stato reso nel pieno rispetto della normativa vigente e della legittima volontà di chi mi ha sostenuto politicamente. Tra questi non risultano persone non abilitate al voto, persone incapaci di intendere e di volere, né tanto meno anziani inconsapevoli o ancora peggio defunti. Gli illeciti probabilmente sono altrove. A riprova di ciò, mi dichiaro sin da subito a disposizione degli inquirenti per fornire qualsiasi chiarimento utile alle indagini, avendo sempre operato in totale trasparenza e nel pieno rispetto della legge. Ripongo massima fiducia nella Magistratura, confido che la mia posizione sia chiarita al più presto e mi auguro che venga fatta luce su ogni vicenda inerente le indagini in corso anche a tutela della Democrazia e della Legalità».
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