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accordo storico

Le terme calabresi fanno rete: «Il futuro del settore turistico è nelle nostre mani» – VIDEO

Un protocollo d’intesa per rilanciare l’intero settore termale. «Siamo una risorsa per il turismo, per la salute e per la sostenibilità ambientale»

Pubblicato il: 20/04/2021 – 17:44
Le terme calabresi fanno rete: «Il futuro del settore turistico è nelle nostre mani» – VIDEO

LAMEZIA TERME Per la prima volta le terme calabresi sanciscono un protocollo d’intesa e fanno sistema, si uniscono per creare un modello unico di turismo e per facilitare l’interlocuzione con la politica. A sottoscrivere l’accordo nella sede di Unioncamere a Lamezia Terme Alberto Romano rappresentante legale del Consorzio Termale “Antonimina Locri”, Emilio Cataldi rappresentante legale delle Terme Caronte spa, Domenico Lione amministratore unico delle Terme di Galatro Srl, Francesco Lombardi amministratore unico e legale rappresentante delle Terme Sibarite, Ferdinando Nociti sindaco di Spezzano Albanese e infine, anche se non presente al momento della sottoscrizione, Sonia Ferrari presidente di Sa.te.ca. spa Terme Luigiane. Sei stabilimenti, alcuni pubblici e altri privati, diventano partner e rilanciano su tutto il territorio regionale il termalismo, affinché sia «una risorsa per il turismo, per la sanità e per la sostenibilità come avviene nel resto d’Italia».

La sottoscrizione del protocollo d’intesa

Algieri: «Per costruire il futuro bisogna fare rete»

«In Calabria fare rete è sempre più difficile, ma quando si riesce a creare un network in un settore a trarne vantaggio è tutto il territorio – ha aperto così l’incontro Klaus Algieri presidente di Unioncamere Calabria – questo protocollo è una novità per un contesto regionale come il nostro, così come lo è puntare per la prima volta sul termalismo e sulle sue potenzialità turistiche». «Per creare questa intesa – ha spiegato Algieri – il pubblico e il privato hanno dovuto mettersi insieme, e la “buona” politica ha ascoltato e ha dato risposte. Le aspettative sono molte – ha continuato il presidente regionale di Unioncamere – e in Calabria c’è bisogno di esempi come questo, perché per costruire davvero il futuro di un settore bisogna “fare rete”». Tra gli interlocutori del convegno anche l’assessore al Turismo e Sviluppo Economico Fausto Orsomarso, che, nella stessa mattinata, aveva partecipato ad un incontro col governatore reggente Nino Spirlì sulla situazione di “standby” delle Terme Luigiane, un caso che si potrà risolvere quando si troverà un punto di incontro tra Sa.te.ca., la società che gestisce lo stabilimento, e i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese. «I problemi si stanno risolvendo e sono ottimista sulla questione delle Terme Luigiane – ha affermato sul tema Orsomarso e ha poi continuato – si apre una stagione particolare e le terme possono avere un ruolo centrale per la ripartenza, già l’anno scorso la presidente Santelli aveva voluto fortemente un “marchio unico” per le terme, e avevamo elaborato un bando nei mesi scorsi, seppur compiendo degli errori in quel caso».

Orsomarso: «Per le terme pronto un bando di 1,3milioni»

«Oggi posso annunciare che è già pronto il bando per le terme con un budget 1,3 milioni di euro – ha dichiarato l’assessore al Turismo e ha aggiunto – dal Protocollo d’Intesa ci aspettiamo che nasca una visione globale in modo da comprendere anche i criteri di ripartizione delle risorse disponibili, che verranno distribuite in base all’importanza e alle necessità di ogni stabilimento». Una prima risposta concreta per il futuro delle terme calabresi, dunque, sembra arrivare attraverso lo stanziamento di fondi europei. L’avviso pubblico secondo Orsomarso sarà pubblicato a giorni. E non è questa l’unica buona notizia annunciata dall’assessore al Turismo che ha elencato tutte le misure pensate per il lancio della prossima stagione estiva. «L’amministrazione regionale,- ha dichiarato – se sarà riconfermata dai calabresi in autunno, dedicherà al turismo il 50% delle attività dello sviluppo economico». Finora di turismo si è perlopiù parlato mentre adesso Orsomarso vuole inserirlo nella programmazione di una lunga serie di bandi. «È pronto ed esce domani un bando di 20 milioni di euro per la riqualificazione dei lidi – ha dichiarato – per le agenzie di viaggio, invece, siamo pronti a stanziare 3milioni di euro». Nello specifico ha spiegato l’assessore: «Un’agenzia potrà beneficiare fino a 50mila euro per promuovere i suoi pacchetti di viaggio». «Noi siamo il giardino d’Italia e d’Europa che nemmeno la Cina può copiare – ha concluso – e come Regione punteremo tutto sul turismo, la rinascita calabrese parte da qui».

L’incontro alla sede di Unioncamere a Lamezia

Cataldi: «La nostra prima risorsa non sono le acque ma i lavoratori»

A farsi da rappresentante della rete delle terme calabresi è Emilio Cataldi dello stabilimento di Caronte, il più antico d’Italia e l’unico ad essere gestito completamente in forma privata. «Le leggi regionali in passato sono rimaste una lettera morta senza finanziamenti, oggi le aspettative sono tante perché sul termalismo c’è molto da fare». Si fa portavoce di un intero settore che attraverso questo protocollo d’intesa, chiede attenzione e investimenti: «Chiediamo quell’impegno economico che da parte della regione finora non c’è stato, perché il nostro comparto può essere volano della ripartenza regionale». «La nostra vera risorsa non sono soltanto le acque ottime che la natura ci ha donato – ha continuato Cataldi – ma le persone che ci lavorano, fondamentali per creare nuovi indotti». Non dimentica il tema della salute Cataldi e ricorda che gli stabilimenti termali possono costituire un’ulteriore attrattiva turistica da un lato e una risposta alle esigenze del territorio dall’altro. «Noi siamo importanti anche per l’ambito sanitario, diamo un grosso contributo sul tema della salute». Ed evidenzia come le loro attività si svolgano tutto l’anno, e non soltanto durante la stagione turistica. «La nostra è una clientela fidelizzata che può crescere ancora di più se facciamo degli investimenti mirati. Il portavoce delle terme calabresi ha concluso mettendo in evidenza come la nostra regione sia in ritardo e come questo comparto grazie anche al sostegno della politica debba: «Recuperare il gap con le strutture più avanzate del termalismo nazionale».

L’intervista



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