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Nuovo atto dell’Asp, ecco come cambia la sanità nel Crotonese

Nel documento che dovrà essere approvato dalla Regione si prevedono 32 strutture. Tagli alle territoriali. Ridimensionata diabetologia. Ma aumenta la medicina d’urgenza

Pubblicato il: 20/04/2021 – 22:22
di Gaetano Megna
Nuovo atto dell’Asp, ecco come cambia la sanità nel Crotonese

CROTONE Presentata una nuova stesura dell’Atto aziendale per l’Asp della provincia di Crotone. La prima versione, nei giorni scorsi, aveva provocato profonde critiche perché, in una delle pagine, si faceva riferimento all’Asp di Frosinone. Evidentemente chi aveva redatto l’Atto aziendale proposto per l’Asp di Crotone si era ispirato a quello della provincia di Frosinone, che con la sanità della Calabria non ha nessun rapporto. In questa seconda stesura sono state apportate diverse modifiche rispetto a quella precedente. Modifiche che potrebbero essere state sollecitate dalla Regione Calabria, a cui spetta il compito di approvare. Potrebbero esserci state indicazioni precise per procedere a modifiche.
Nella seconda stesura diminuiscono tutte le strutture. Sono 32 le quelle complesse proposte ora, mentre nella prima stesura erano 33; sono 19 le semplici dipartimentali ed erano 25 e, infine, sono 27 le semplici ed erano 30. Complessivamente sono state cancellate, rispetto alla prima stesura, ben dieci strutture. Visionando il documento si evince che i tagli sono stati fatti soprattutto per quanto riguarda la sanità territoriale, che nella prima stesura rappresentava un punto di forza.
Colpisce in particolare l’intervento di tagli operato sulla diabetologia, che arretra da struttura semplice dipartimentale a struttura semplice. Colpisce in quanto i diabetici rappresentano il più alto numero di pazienti presenti nell’Azienda pitagorica. I diabetici certificati sono oltre 17.000 e di questi circa 7.500 sono stati classificati come soggetti fragili (quelli che hanno avuto diritto alla precedenza per la somministrazione del vaccino). Nella seconda stesura, quindi, viene meno la filosofia di rafforzare la medicina territoriale per evitare l’assalto all’unico ospedale presente nella provincia pitagorica. Di positivo nel nuovo documento programmatico della sanità c’è comunque il potenziamento della medicina d’urgenza e del pronto soccorso dell’ospedale che, al momento, riesce ad andare avanti grazie alla professionalità e ai sacrifici degli operatori sanitari.
L’altra novità, presente anche nel precedente atto aziendale, è rappresentata dalla richiesta dell’istituzione dell’unità semplice di Emodinamica nell’ambito di cardiologia, che però perde l’unità semplice di Elettrofisiologia. L’istituzione di Emodinamica rappresenta, da molti anni, un sogno irrealizzato. Se ne parla da decenni. Il commissario dell’Asp, Domenico Sparlì, ha dimostrato coraggio nel chiederla, ma bisogna vedere se dalla struttura del commissario regionale e dalla stessa Regione Calabria viene approvata. A pagina 83 della nuova proposta dell’Atto aziendale, in un capitoletto, vengono rappresentate le “funzioni emergenza urgenza centro spoke – presidio ospedaliero”.
Nell’elenco delle attività d’urgenza colpisce la proposta che riguarda la guardia attiva dell’Unità di Pediatria. Durante il turno notturno la guardia attiva (la presenza del medico) viene sostituita con la reperibilità. Questo almeno si comprende leggendo il documento. Proprio ieri a Crotone è deceduta per un boccone andato di traverso una bimba di sei anni. Se il fatto fosse accaduto mentre il medico doveva arrivare da casa perché reperibile, l’episodio sarebbe diventato oggetto della cronaca nazionale. (redazione@corriercal.it)

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