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Rems e 118 di Girifalco, Pitaro: «Lavori finiti ma manca il personale»

Il consigliere regionale: «È l’ennesimo e drammatico paradosso emerso nel corso della discussione in commissione Sanità»

Pubblicato il: 21/04/2021 – 12:43
Rems e 118 di Girifalco, Pitaro: «Lavori finiti ma manca il personale»

REGGIO CALABRIA «Circa l’avvio dell’attività funzionale della “Rems” di Grifalco, i cui lavori ultimati dopo cinque anni per una cifra di 6 milioni di euro, si apprende, difficile a credersi ma è così, che mancano i fondi per assumere il personale sanitario e non». A dirlo è il consigliere regionale Francesco Pitaro, che spiega: «È l’ennesimo e drammatico paradosso  emerso nel corso della discussione in commissione Sanità – svoltasi nella giornata di ieri in Consiglio regionale – a cui hanno partecipato l’Asp, il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Agostino Siviglia, il sindaco di Girifalco Pietrantonio Cristofaro e il vicesindaco Alessia Burdino». Su richiesta di Pitaro, «di fronte a una situazione assurda quanto grave, che lede i diritti di tante persone in lista d’attesa che, al momento, pur dichiarate incapaci di intendere e di volere, sono costrette a rimanere in carcere poiché mancano i posti disponibili nelle strutture regionali che dovrebbero ospitarle», la Commissione presieduta da Baldo Esposito inoltrerà al Commissario ad acta Longo e al Dipartimento Salute della Regione un’istanza «per risolvere tempestivamente il problema e avviare tutte le procedure necessarie a mettere in funzione la Struttura sanitaria di Girifalco che ospiterà gli autori di reati affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi».
Nel corso della seduta della Terza commissione – aggiunge Pitaro – si è anche discusso (con il sindaco di Girifalco Pietrantonio Cristofaro e il consigliere comunale Mario Deonofrio, il sindaco di Amaroni Luigi Ruggiero, il sindaco di Vallefiorita Salvatore Megna e il sindaco di Maida Salvatore Paone) «dell’ingiusta e penalizzante rimodulazione delle postazioni 118 in diverse aree della provincia catanzarese – in particolar modo quelle di Maida e Girifalco che sono state modificate in peius – notificata senza prima aver avviato un proficuo confronto con i sindaci né aver preso atto delle comprensibili rimostranze dei territori. Per poter garantire lo svolgimento delle primarie prestazioni di emergenza-urgenza e scongiurare disastrose ripercussioni sulla salute dei cittadini – precisa il consigliere regionale –, i dirigenti dell’Asp presenti in aula hanno assicurato di sottoporre l’esito della riunione ai commissari dell’Asp al fine di valutare gli interventi necessari per rispondere alle esigenze sanitarie del territorio».

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