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Spirlì in versione sceriffo scarica su Asp e ospedali i ritardi nella lotta al Covid – VIDEO

Il presidente reggente della giunta regionale: «Hanno milioni nelle casse e non assumono. E 23mila vaccinazioni non sono caricate sulla piattaforma»

Pubblicato il: 21/04/2021 – 11:11
Spirlì in versione sceriffo scarica su Asp e ospedali i ritardi nella lotta al Covid – VIDEO

CATANZARO La nuova veste di Nino Spirlì. Il presidente facente funzioni della giunta regionale indossa la stella da sceriffo e va a caccia di colpevoli sui ritardi nella gestione dell’emergenza Covid 19, individuandoli nelle aziende sanitarie e ospedaliere che non spendono l’enorme massa di fondi messi a disposizione per fare le assunzioni e adeguiate le strutture – come nel caso di Villa Bianca a Catanzaro e addirittura non caricano i dati sulle vaccinazioni contribuendo a relegare la Calabria in fondo alla classifica nazionale.

Le (tante) versioni di Spirlì su Villa Bianca

Servizio di Danilo Monteleone

«Perché le aziende non assumono?»

A margine del blitz-sopralluogo a Villa Bianca, Spirlì si produce in un fiume di parole accusatorie, attaccando ad alzo zero. «La Regione Calabria – dice il presidente ff della Giunta regionale rispondendo alle domande dei giornalisti – ha dato palate di milioni per fare le assunzioni, le Asp e le aziende ospedaliere non stanno assumendo. I soldi ci sono, ci sono milioni nelle casse delle Asp e delle aziende ospedaliere. Devono dirci perché non stanno assumendo medici, infermieri, Oss, tecnici, voglio sapere perché, perché i soldi li hanno avuti. Quindi, tutto quello che bisognava fare è stato fatto. Carte alla mano. Adesso voglio sapere perché. Per quanto mi riguarda – ha aggiunto Spirlì – siamo arrivati al punto di saturazione, voglio sapere cosa sta accadendo visto che ci sono i soldi, ci sono le strutture. Siccome sono quotidianamente sul pezzo e mi rendo conto che tra la campagna vaccinale e le emergenze di queste settimane, mi sto rendendo conto che qualcosa non sta funzionando».

«Ecco perché il 77% sulle vaccinazioni non è reale»

Un’altra denuncia di Spirlì: «Oggi verrà resa nota un’altra vergogna, perché io non mi fermo mai. Ieri notte ho avuto al conferma che ci sono ben 23mila vaccinazioni non ancora riportate sulla piattaforma. Noi abbiamo le schede, sono tutte registrate sul cartaceo, ma dal cartaceo al computer da settimane non sono state riportate. Quindi noi siamo a quel 77-78% che non è reale. Stiamo approfondendo perché voglio sapere, con i nomi delle persone, chi non sta facendo quello che deve fare, perché chi non sta facendo quello che deve fare ritengo che se ne deve andare a casa. Basta. In questo momento – ha sostenuto Spirlì – non c’è più nessuna possibilità di pazientare. Voglio capire perché le aziende non lo stiano facendo, adesso basta, perché altrimenti sembra che sulla griglia debba andarci chi invece si sta spaccando le ossa per organizzare da tutte le aperti. Non voglio giustificare né il commissario Longo né tanto meno la mia persona o le persone che lavorano al nostro fianco, ma non è neanche possibile che ci sia costantemente uno spiedo puntato sulle carni di si sta facendo in quattro tra qui, Roma e tutto quanto, e poi invece sui territori c’è qualcuno che non si sa per quale motivo – e spero non sia per una preparazione di una campagna elettorale, perché la puzza è proprio quella – non sta facendo quanto deve fare». «Oggi è la giornata del basta». ha concluso Spirlì nel suo “j’accuse” che preserva altri soggetti istituzionali come il commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo. Giusto per amore di verità, c’è però chi ricorda che i vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere li ha nominati il commissario d’intesa con Spirlì… (a. c.)

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