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Terzo aggiunto a Catanzaro, la quinta commissione propone Giulia Pantano

Il nome del sostituto procuratore di Reggio Calabria è stato presentato al Plenum con cinque voti su sei

Pubblicato il: 21/04/2021 – 17:45
di Alessia Truzzolillo
Terzo aggiunto a Catanzaro, la quinta commissione propone Giulia Pantano

CATANZARO La quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura ha proposto al Plenum, quale terzo procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, il pm Giulia Pantano, 46 anni, attualmente sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria. 
La Pantano, con cinque voti da parte della quinta commissione – c’è stato un astenuto – è stata proposta per ricoprire la carica di aggiunto nella Procura guidata da Nicola Gratteri. La parola passa ora al Plenum.

Il pm Giulia Pantano

Inizialmente il numero gli aspiranti all’ufficio era di 15 magistrati. Avevano presentato la propria candidatura: Gerardo Dominijanni, Erminio Amelio, Pietro Polidori, Marisa Manzini, Anna Maria Lucchetta, Vincenzo D’Onofrio, Nicola Serianni, Mario Dovinola, Antonio Bruno Tridico, Raffaella Sforza, Marco Colamonici, Santo Melidona, Rocco Cosentino, Maria Luisa Miranda, Giulia Pantano. In seguito ci sono state alcune defezioni, come quella di Dominijanni (procuratore aggiunto a Reggio Calabria), D’Onofrio, Serianni, Polidori. 
Al di là di questo, il nome del pm Pantano è stato preferito a quello di colleghi con maggiore anzianità per ricoprire il posto lasciato vacante da Vincenzo Luberto, trasferito a Potenza in qualità di giudice civile dalla sezione disciplinare del Csm in seguito ad indagini per corruzione sorte a suo carico. Giulia Pantano, prima di arrivare a Reggio Calabria, è stata sostituto procuratore a Como e a Palmi. Tra le altre cose il magistrato ha firmato l’inchiesta “Eyphemos”, insieme al collega Gaetano Paci, sulle cosche di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte che vede oggi imputati il senatore di Forza Italia Marco Siclari e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Domenico Creazzo – ora sospeso – sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte prima dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Entrambi sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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