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Crotone, l’opposizione contesta il presidente del Consiglio comunale

Documentato firmato da 14 consiglieri comunali. Sollevate questioni organizzative e comportamentali di Greco

Pubblicato il: 22/04/2021 – 16:59
di Gaetano Megna
Crotone, l’opposizione contesta il presidente del Consiglio comunale

CROTONE Quattordici consiglieri comunali di opposizione contestano il presidente del consiglio comunale, Giovanni Greco, e le rappresentanti della maggioranza della commissione Pari opportunità vorrebbero sfiduciare la presidente, Carmen Giancotti. I 14 consiglieri che hanno firmato sono: Mario Megna, Andrea Devona, Enrico Pedace, Giuseppe Fiorino, Fabrizio Meo, Andrea Tesoriere, Fabio manica, Antonio Megna, Fabiola Marrelli, Carmen Giancotti, Marisa Cavallo, Alessia Lerose, Danilo Arcuri e Antonio Manica. La lettera è stata consegnata al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, al segretario generale del Comune, Matteo Sperandeo, e allo stesso presidente del Consiglio, Giovanni Greco. 

La contestazione

Nel documento i 14 firmatari sollevano soprattutto questioni organizzative e comportamentali di Greco. Non è una sfiducia, perché non hanno la disponibilità delle 17 firme necessarie per ottenerla, ma l’obiettivo è proprio quello di mantenere in caldo la contestazione nella speranza che anche che consiglieri comunali attualmente restii alla firma possano decidere di guadare il Rubicone. I malumori non mancano, ma ancora la decisione della sfiducia non è stata metabolizzata. I 14 elencano in sei punti i malumori: «Mancanza idonei di locali attrezzati per consentire lo svolgimento delle attività consiliari e dei vari gruppi; mancanza di segretari verbalizzanti che spesso risultano assenti, determinando disagi alle medesime attività consiliari; non si è provveduto a garantire le coperture assicurative dei consiglieri comunali a carico dell’ente stesso, ai sensi del regolamento e della normativa vigente in materia (di cui si era fatto garante il presidente del Consiglio); non è stata promossa dal presidente del Consiglio alcuna iniziativa o incontro che consentisse il giusto confronto tra i consiglieri comunali e gli amministratori su tematiche di macro interesse e di competenza del consiglio comunale come: Psc, Piano del porto, programmazione economica e finanziaria, provvedimenti restrittivi Corte dei conti, ecc. ecc; non è stata posta in essere, da parte del presidente del consiglio comunale, alcuna azione difensiva rispetto ad affermazioni lesive dell’immagine dei consiglieri comunali, pubblicate sui media e sul web (ed eventuali social); in più occasioni, in sede di consiglio comunale, è venuto meno da parte del presidente del Consiglio la sua funzione di coordinatore degli stessi lavori, risultando non gestibili alcune situazioni generatesi tra i componenti in sede di massima assise cittadina». L’attacco nei confronti del presidente del consiglio comunale è esplicito e si capisce chiaramente che l’obiettivo dei 14 firmatari è quello di mettere in discussione proprio lui. Tra l’altro, fuori dai microfoni, alcuni consiglieri comunali raccontano di avere più volte chiesto a Greco un cambio di comportamento senza avere avuto nessun riscontro. La lettera, quindi, rappresenta l’ultimo atto della contestazione con la speranza che qualcuno della maggioranza possa varcare il Rubicone e trasformare il malumore che sta covando in sfiducia. 

La richiesta di sfiducia per Giancotti

Nel caso del presidente della commissione Pari opportunità è la maggioranza che sta chiedendo anche ai rappresentanti della minoranza di firmare la sfiducia nei confronti di Carmen Giancotti, rea di avere “tradito” per passare sui banchi dell’opposizione. Ieri pomeriggio si è tenuta una riunione nella sala della giunta comunale. Erano presenti le consigliere di parità Dalila Venneri, Ginetta Tallarico, Anna Maria Cantafora e Maria Grazia Grande. Nel corso della riunione è stato fatto un verbale tendente a dimostrare l’incapacità politica della Giancotti di presiedere la commissione Pari opportunità. Almeno questo si racconta; ma si racconta anche della richiesta da parte di rappresentanti della maggioranza, rivolta ad alcune colleghe della minoranza, di firmare il documento di sfiducia nei confronti di Giancotti. Questa disponibilità non sarebbe stata accordata. Lo spaccato che viene fuori dalle due questioni è rappresentativo di un consiglio comunale molto frazionato e poco avvezzo alla ricerca degli equilibri. 

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