RENDE Nei giorni della pubblicazione del Decreto Riaperture una rappresentanza delle imprese del mondo della ristorazione di Rende, si è riunita ieri sotto l’impulso dell’Associazione Innova Rende, guidata da Francesco Adamo, per formulare delle proposte di rilancio delle attività della città.
Tanti i temi trattati dai quali traspare tutta la voglia di non arrendersi alla crisi che imperversa, ma di ripartire con forza e con progetti di lungo periodo. Due i punti nevralgici della discussione: rilancio della città attraverso un progetto strutturale di riqualificazione urbana e gestione degli spazi pubblici.
In merito al primo punto nel corso del dibattito è emersa la necessità di predisporre un adeguato piano di riqualificazione urbana che consenta alla città di ritornare ai fasti degli anni passati, quando Rende era centro attivo della vita sociale non solo dei residenti, ma di tante persone provenienti da tutta la provincia (ruolo negli ultimi anni assunto dalla limitrofa Cosenza). Una soluzione di lungo periodo, quindi, che vada oltre l’emergenza Covid e che dia nuovo impulso all’economia cittadina.
Molte le proposte legate all’utilizzo consapevole e sostenibile degli spazi pubblici. Dall’affidamento della gestione a consorzi di imprese appositamente costituiti, fino alla realizzazione di vere e proprie aree all’interno dei parchi da assegnare a palestre, ristoranti e bar per la creazione di una filiera di consumo a 360°, sulla scia dei centri commerciali naturali. Una gestione che potrebbe prendere spunto da quella delle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari, in cui, dietro pagamento della concessione le imprese investirebbero rendendo quegli spazi non solo più vivibili, ma anche dei poli attrattivi in grado di rigenerare l’economia rendese.
Tante anche le difficoltà e le preoccupazioni emerse dagli interventi degli imprenditori. Prima fra tutte l’incertezza sulle linee guida da seguire in base al nuovo Decreto Riaperture, che generano ancora più confusione e difficoltà delle chiusure stesse. Incomprensione per molte delle disposizioni che, a detta di molti, vanno a penalizzare soprattutto le attività prive di spazi all’aperto. Tuttavia su questo punto è emersa la forte voglia di fare squadra. Molte delle imprese presenti infatti hanno dato la loro disponibilità a mettere a disposizione i propri spazi esterni in favore delle imprese che ne sono sprovviste. Altro punto dolente, il mantenimento del coprifuoco alle 22 che non combacia con lo stile di vita e i ritmi della città e che va a penalizzare ulteriormente, a detta di molti, le attività della ristorazione.
I presenti sono inoltre stati tutti concordi su altri due punti: la necessità di avere la certezza dell’apertura definitiva delle attività, le aperture a singhiozzo infatti non fanno altro che danneggiare le imprese portandole verso l’inevitabile morte, e l’annullamento della Tosap tassa sul suolo pubblico e della Tari. Quest’ultimo punto è stato chiesto direttamente all’Assessore alle Attività produttive del Comune di Rende Domenico Ziccarelli, presente alla diretta streaming.
All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti di Confcommercio Cosenza e Confapi Calabria, che nell’accogliere con positività le proposte provenienti dalle imprese, si sono mostrati disponibili a supportarne la realizzazione.
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