REGGIO CALABRIA «È davvero grande la confusione che regna nella Giunta regionale: mentre, finalmente, si pubblica un avviso pubblico per offrire ai titolari di
concessioni balneari qualche possibilità di investimento per ammodernare le strutture, l’assessora Catalfamo invia una lettera ai Comuni costieri per affermare che le medesime concessioni balneari scadranno il prossimo 31 ottobre. Chissà con quale animo e speranza le microimprese coinvolte programmeranno investimenti per attività che, secondo l’assessora, dovrebbero perdere subito dopo l’estate!». È quanto afferma il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua. «È accaduto tre giorni fa – prosegue – e il risultato, prevedibile, è stato che, viste le giuste rimostranze degli imprenditori interessati, l’assessora alle Infrastrutture è stata costretta a una imbarazzata marcia indietro con la quale ha chiarito, testuali parole, che ‘la Regione Calabria non intende adottare soluzioni difformi da quelle assunte a livello nazionale’. Verrebbe da dire: e ci mancherebbe pure! Anche perché, piccolo dettaglio, la materia di cui si tratta appartiene alla competenza legislativa esclusiva dello Stato! Non ci sarebbe molto altro da aggiungere, se non che questo centrodestra dimostra quotidianamente una improvvisazione senza precedenti e che, a farne le spese, sono innanzi tutto coloro che, negli attuali difficili tempi emergenziali, provano con tutte le loro forze a tenere in piedi le loro attività, le loro esistenze e quelle delle loro famiglie. Quando, nella scorsa legislatura, da presidente della Commissione Ambiente, mi sono occupato di questioni inerenti le strutture balneari, ricordo bene di avere non solo coinvolto pienamente l’allora minoranza, riuscendo nell’approvazione di un testo condiviso all’unanimità; ma anche, cosa ancor più importante, ho incontrato più volte delegazioni dei soggetti interessati, ricavandone indicazioni essenziali. Pertanto, oggi come e più di ieri, esprimiamo il nostro sostegno agli operatori del settore, manifestando la nostra vicinanza e la nostra disponibilità alla collaborazione fattiva ed unitaria».
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