COSENZA «Dall’inizio della pandemia, così come per altre patologie tempo dipendenti (es infarto del miocardio) anche per l’ictus celebrale stiamo evidenziando una preoccupante riduzione del numero di pazienti che afferiscono al nostro centro nei tempi giusti che ne consentirebbero un adeguato trattamento». E’ l’allarme lanciato da William Auteri direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza. «Abbiamo constatato come la causa principale sia il timore del contagio in pronto soccorso e nel reparto di degenza Stroke Unit, timore che ha indotti medici, familiari e pazienti stessi a rinunciare di rivolgersi ai servizi di emergenza anche davanti alla comparsa di chiari sintomi della malattia».
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