MARZI Beccato proprio nel giorno del “Vax Day” nella sua sede politica con altre sei persone, in violazione delle misure anti Covid. Forse per una riunione programmatica, forse più prosaicamente per giocare a carte. Il sindaco nega, i suoi detrattori e l’opposizione insorgono. A Marzi, piccolo centro del Savuto a pochi chilometri da Rogliano, le polemiche vanno avanti da giorni. Da una pagina social si lanciano accuse tutte da verificare al primo cittadino Rodolfo Aiello, che da tempo – secondo i suoi oppositori – avrebbe aperto la sede di “Marzi Democratica” a una serie di riunioni poi diventate partite a carte. Lo sfottò è una classica nelle rivalità di paese, e qui si arricchisce di fotomontaggi pubblicati su Facebook. Ieri, però, a Marzi sono arrivati i controlli dei carabinieri di Rogliano nella sede, a incontro in corso. E le foto scattate dai passanti al momento della verifica sono state veicolate da uno smartphone all’altro per provare l’intervento delle forze dell’ordine, motivato da una verifica del mancato rispetto delle norme anti Covid proprio nel giorno dell’offensiva vaccinale al viruso. Esito infausto per il sindaco e i suoi amici: multa da 400 euro per sei persone. Seguono, sicuramente, polemiche.
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