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La difesa

Giornalisti licenziati dal Consiglio regionale, presentato esposto in Procura

I legali: «Ipotizziamo reati di abuso in atti d’ufficio, associazione per delinquere ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni»

Pubblicato il: 26/04/2021 – 11:02
Giornalisti licenziati dal Consiglio regionale, presentato esposto in Procura

REGGIO CALABRIA Per i giornalisti licenziati dal Consiglio Regionale è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Lo comunicano in una nota gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, difensori di due dei cinque giornalisti «faziosamente«» licenziati dal Consiglio. «Abbiamo presentato – dichiarano i legali – un congruo esposto integrato da diciotto allegati, ipotizzando l’avvenuta consumazione dei reati di abuso in atti d’ufficio, associazione per delinquere semplice, diffamazione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni».

«Il Consiglio deve occuparsi solo di atti indifferibili e urgenti»

«I destinatari dello stesso – continua la nota degli avvocati – sono tutto l’ufficio di presidenza del Consiglio, con particolare riferimento al presidente Giovanni Arruzzolo ed al vice Nicola Irto, rigorosamente silenti su tutta la vicenda, ed i dirigenti Maria Stefania Lauria, Antonio Cortellaro e Sergio Lazzarino». «I due penalisti – si legge nella nota – richiamano anche la tracotante e sfuggente elusione del doveroso rispetto delle garanzie del contraddittorio processuale, ben coordinato con il regime di prorogatio operante, per cui il Consiglio era e resta legittimato ad assumere soltanto atti indifferibili ed urgenti. Mentre, in ogni caso, l’inerzia a provvedere per oltre vent’anni non può “sic et simpliciter” trasformarsi in urgenza del presente.» «Duramente stigmatizzato – continuano i legali – il ruolo del Sergio Lazzarino, preoccupatissimo a “suggerire” a due giornaliste, prima dell’allontanamento, l’opportunità di mantenere un “basso profilo”; nonché della Maria Stefania Lauria, segretaria generale facente funzioni che non ha esitato ad adeguarsi ai desiderata di tutto l’Ufficio di presidenza ed a quelli del “puparo”, gelido ispiratore della temeraria operazione».

«Sabotaggio dei lavori della commissione di vigilanza»


«Fortemente rimarcato – dichiarano – il modus operandi del presidente Arruzzolo e del vice Irto che avrebbero addirittura suggerito ai componenti la Commissione di Vigilanza e Controllo, opportunamente convocata dal presidente Domenico Giannetta, a disertarla, nella cui infida ottica si inserisce la sconcertante nota redatta da Lauria, per comunicare “urbi et orbi” l’elitario e boicottante rifiuto dei dirigenti convocati ad essere auditi in Commissione». «Secondo gli avvocati Chizzoniti – dichiara ancora la nota – la segretaria reggente avrebbe sfrontatamente sfidato il procedimento disciplinare, “sabotando” ed ostacolando di fatto i lavori della Commissione di Vigilanza, dopo aver “coraggiosamente” schivato i precedenti atti, con i quali i malcapitati giornalisti venivano legittimamente assunti a tempo pieno e indeterminato». «I due professionisti – conclude la nota – anticipano battaglia anche con riferimento alla pubblicazione del bando volto alla copertura dei posti presso l’Ufficio Stampa, astutamente resi vacanti dall’imperioso licenziamento».

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