REGGIO CALABRIA «Promuovere con urgenza ogni passaggio utile a definire positivamente la vicenda amministrativa del Sant’Anna interessando direttamente, su tutta la vicenda, il ministero della Salute e il ministero dell’Interno affinché avochino la procedura del rinnovo del contratto e rimuovano la triade commissariale». Lo prevede la mozione approvata in consiglio regionale sul Sant’Anna Hospital di Catanzaro, struttura sanitaria d’eccellenza cura delle patologie cardiovascolari e regolarmente accreditata ma a rischio chiusura perché l’Asp di Catanzaro ha deciso di non firmare il contratto 2020 in attesa della conclusione dell’inchiesta giudiziaria “Cuore Matto” che ha coinvolto il vecchio management della clinica. La mozione, preparata e presentata dal consigliere regionale Francesco Pitaro, è stata sottoscritta da tutti i capigruppo, quelli di opposizione e poi anche quelli di maggioranza. Nella mozione di Pitaro si evidenzia che «il Sant’Anna rischia di chiudere per vicende burocratiche, per atteggiamenti persecutorie puntivi dell’Asp di Catanzaro e per la mancata firma del contratto che ne decreta la fine, con il rischio di far finire una struttura sanitaria che ha ottenuto il primo posto nelle classifiche di Agenas, e con il rischio della perdita di 300 posti di lavoro. In più occasioni – ha spiegato Francesco Pitaro – il presidente della Regione ha riconosciuto l’importanza del Sant’Anna e la necessità di salvaguardarla e allo stesso modo si è espresso il commissario Longo». In aula è intervenuto sulla vicenda anche il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che ha ricordato di aver chiesto nei giorni scortai ai ministeri Speranza e Lamorgese l’invio degli ispettori per controllare l’operato dell’Asp di Catanzaro: «Nelle scorse settimane – ha ricordato Spirlì – ho parlato del Sant’Anna con la Lamorgese. Ci era stata chiesta una certa pazienza e assicurata una certa mediazione, in questi giorni mi sono reso conto che c’era qualcosa di più incisivo da fare, per questo ho pensato “scripta manent” e ho chiesto l’invio di ispettori». Nel corso del dibattito hanno poi preso la parola i consiglieri regionali Baldo Esposito (Casa della libertà), che ha espresso «soddisfazione» per l’approvazione della mozione «perché è emerso in modo unanime il desiderio che il Sant’Anna resti in vita» e Filippo Mancuso della Lega, che ha evidenziato come «è giusto unirsi al grido di dolore che arriva da una struttura che è un’eccellenza». La mozione approvata dal Consiglio regionale quindi «impegna – si legge nell’atto – il presidente della Regione affinché si promuova con urgenza ogni passaggio utile a definire positivamente la vicenda amministrativa del sant’Anna interessando direttamente, su tutta la vicenda, il ministero della Salute e il ministero dell’Interno affinché avochino la procedura del rinnovo del contratto e rimuovano la triade commissariale».
x
x