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Calabretta: « Sindaci più isolati e comuni più deboli. Torniamo alle Province»

Il commissario leghista di Crotone: «L’emergenza sanitaria ha messo in luce l’importanza di questi Enti intermedi»

Pubblicato il: 27/04/2021 – 8:16
Calabretta: « Sindaci più isolati e comuni più deboli. Torniamo alle Province»

CROTONE «Le province devono ritornare ad essere enti intermedi fondamentali nella governance territoriale. La stessa dimensione provinciale appare sempre più insostituibile, se solo si considera come operano tutte le istituzioni sui territori e, in particolare, se tiene in debita considerazione quanto accaduto in questo anno di pandemia. Le conseguenze locali dell’emergenza Covid non hanno fatto altro, infatti, che confermare quanto la provincia possa e debba ritornare ad essere co-protagonista dello sviluppo locale, anzi tutto in termini di programmazione strategica dei territori e di garanzia dei servizi fondamentali. I cittadini devono poter ritornare a votare i propri rappresentanti nei consigli provinciali ed il presidente dell’ente». È quanto dichiara il commissario provinciale della Lega-Crotone, Cataldo Calabretta, cogliendo l’occasione per trasmettere a nome suo personale e del partito a Vincenzo Lagani, neo presidente facente funzioni della Provincia di Crotone, gli auguri di buon lavoro e la massima disponibilità a confrontarsi sulla mole di questioni e prospettive che coinvolgono il territorio del crotonese.
«Restrizioni e limitazioni subite in quest’anno di vera e propria guerra al Covid – continua – hanno aggravato ulteriormente la condizione di progressivo indebolimento delle autonomie locali e di oggettivo isolamento dei sindaci, di fatto senza risorse umane ed economiche proporzionate alle necessità di governo ordinario dei territori; a maggior ragione se chiamati, come è accaduto e come sta accadendo, a svolgere full time ruoli e funzioni di protezione civile, con azioni straordinarie di prevenzione e sorveglianza per contrastare il contagio virale».
«È di tutta evidenza – aggiunge – che se questa analisi è valida per i comuni italiani in generale, costretti ad un’esposizione di responsabilità mai veramente supportata da risorse e poteri effettivi, per quelli del Sud Italia e della Calabria, già ipotecati in termini di scarsità delle entrate proprie a fronte della sempre maggiore riduzione di trasferimenti statali, quelle stessa analisi è diventata da tempo l’anticamera del fallimento totale dello Stato e della sfiducia sempre più diffusa dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche. Un gap che diventa anche purtroppo deficit democratico e che – scandisce – il ripensamento funzionale, efficace ed efficiente delle province come enti intermedi può e deve contribuire a sanare. È con questa ambizione e con questo impegno che come Lega abbiamo presentato delle proposte di legge per ritornare all’elezione diretta dei rappresentati di province, nella consapevolezza che – conclude Calabretta, rinnovando auguri e sostegno al neo presidente Lagani – tanto più nelle aree più periferiche e disagiate del Paese, come ad esempio la provincia di Crotone, una delle più povere d’Europa, ridurre le articolazioni dello Stato non può che significare azzerare la presenza e la forza del pubblico e con essa l’erogazione di servizi e la qualità della vita.

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