Pubblichiamo la lettera inviata da oltre 100 iscritti del Pd di San Giovanni in Fiore a Pietro Lecce, commissario cittadino, Marco Miccoli, commissario provinciale, e Stefano Graziano, commissario regionale del partito.
Caro commissario,
Come ben sai, è da alcuni mesi che abbiamo posto l’esigenza di consentire a tutti gli iscritti il rinnovo della tessera 2020.
Dato che numerosi amici e compagni non sono nelle condizioni di procedere alla iscrizione online, è stato più volte proposto di organizzare alcune giornate da dedicare al tesseramento attraverso l’apertura del circolo per consentire il rinnovo della tessera in presenza.
Malgrado la proroga al 30 aprile della scadenza del tesseramento, nulla è stato fatto di quanto ti eri impegnato a fare. Solo nella giornata del 26 aprile (in piena “zona rossa” data la pandemia) è stato pubblicato sulla pagina Fb “Partito Democratico San Giovanni in Fiore” un avviso di tesseramento in presenza nella sola giornata di giovedì 29 aprile dalle 16 alle 20.
Considerata la scadenza del 30 aprile, ovvero il giorno successivo, sorge evidente più che il dubbio che si voglia determinare una condizione di tacito impedimento alla iscrizione al partito di numerosi militanti, tanto più se si considera il permanere della nostra città in “zona rossa”.
A distanza di mesi dalle elezioni amministrative nelle quali il Pd ha registrato una storica sconfitta, sarebbe stato e sarebbe necessario abbandonare atteggiamenti burocratici che contribuiscono ad aggravare la situazione ed alimentare un clima corrosivo di un grande patrimonio politico ed umano storicamente radicato nella nostra città.
È chiaro che questa vicenda evidenzia un nodo politico che non può essere ulteriormente eluso e tantomeno raggirato attraverso il ricorso a piccole furbizie che lasciano il tempo che trovano.
Il commissario ha il compito di ripristinare la vita democratica nella nostra organizzazione; di consentire ai tanti iscritti di rinnovare la tessera; di garantire la partecipazione attraverso il rispetto delle regole statutarie. Una grande forza popolare, ancor più in momenti di difficoltà, deve aprirsi alla società ed assumere una linea inclusiva.
Purtroppo siamo costretti a registrare il contrario in aperta contraddizione con la linea enunciata dal segretario nazionale Enrico Letta a cui se sarà necessario saremo costretti a rivolgerci.
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