NAPOLI È accaduto per caso e perché la graduatoria “offerta” alla Città metropolitana di Napoli dal Comune di Montalto «era la graduatoria più anziana». Soltanto per questa ragione «il primo assunto», uno su tanti, proviene dalla Calabria. Luigi de Magistris conferma di aver attinto dalla graduatoria del centro della Valle del Crati per coprire un posto di “istruttore direttivo tecnico” rimasto scoperto nell’amministrazione. Poi parla di «vile attacco politico» da parte «di chi è stato già sconfitto politicamente a Napoli e ha tanta paura della rivoluzione calabrese e di una ulteriore sconfitta a Napoli».
A Napoli, in effetti, è scoppiata una bufera dopo la notizia della delibera con la quale la Città metropolitana cerca dipendenti in Calabria. E il sindaco è finito al centro di attacchi del Pd, portati dal consigliere comunale Federico Arienzo. «Come potete leggere in foto – scrive Arienzo su Facebook –, verranno assunti a tempo indeterminato dalla nostra Città metropolitana 3 Istruttori direttivi provenienti da Montalto Uffugo, paese in provincia di Cosenza. Solo il caso vuole che questo paese sia quello di Tansi, il principale alleato di De Magistris per le elezioni a Governatore della Calabria. Sia chiaro che la procedura è formalmente corretta, solo che questa coincidenza mi ha talmente colpito che mi andava di condividerla».
De Magistris smentisce Arienzo sul numero degli assunti (uno e non tre) ma il nodo politico ormai è esposto e le polemiche viaggiano. Sia il Mattino che l’edizione partenopea di Repubblica riportano la notizia, che comprensibilmente deflagra sotto il Vesuvio. E provoca la reazione stizzita del primo cittadino. Che accusa Arienzo di aver avanzato «insinuazioni col metodo caro ai vigliacchi, di coloro che cercano di insinuare senza dire con chiarezza per paura di esporsi ad una denuncia per diffamazione. “Non c’è alcuna irregolarità amministrativa ma colpisce molto…”» e promette denunce.
De Magistris, a proposito di insinuazioni, è stato di recente condannato al Tribunale di Lamezia proprio per diffamazione a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento dei danni in favore del giudice Salvatore Murone. In quella occasione, aveva parlato di quella sentenza come di una medaglia. E nelle dichiarazioni spontanee aveva spiegato di non essersi mai riferito a Murone nelle dichiarazioni per le quali è finito sotto processo. Un metodo del quale oggi sembra accusare Arienzo.
Il sindaco, tuttavia, spiega anche la ratio della delibera: «La Città Metropolitana di Napoli ha approvato nel 2020, quando nessuna campagna elettorale in Calabria era nemmeno astrattamente ipotizzabile, un piano di fabbisogno del personale che prevedeva l’assunzione di 60 persone. Per velocizzare tale iter – ricostruisce de Magistris – si scelse di attingere inizialmente dalle graduatorie della Regione Campania che nel frattempo aveva indetto un grande concorso (pur di rafforzare rapidamente gli uffici che dirigo). Purtroppo la procedura della Regione ha avuto i problemi che tutti conosciamo, motivo per cui si è deciso di attingere dalle graduatorie esistenti presso tutti gli enti pubblici in Italia secondo un principio oggettivo: l’anzianità delle graduatorie». E quella di Montalto sarebbe stata proprio la più «anziana».
Altra precisazione: «Il Comune di Montalto Uffugo in provincia di Cosenza da cui si è attinto, pur avendo dato i natali a Tansi (circostanza che apprendo solo ora), ha una amministrazione di centrodestra, non certo riconducibile alla mia area politica». Precisazione nella precisazione: la prima visita del de Magistris candidato in Calabria è avvenuta proprio a Montalto, a casa di Carlo Tansi.
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