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Recovery plan, Pitaro: «Istituire una cabina regia in Regione»

Per il consigliere regionale dovrebbe «servire a convogliare la progettualità da inserire nella pianificazione»

Pubblicato il: 28/04/2021 – 13:50
Recovery plan, Pitaro: «Istituire una cabina regia in Regione»

CATANZARO «Dopo il dibattito in Consiglio regionale ci attendiamo l’istituzione di una cabina di regia o di un Osservatorio sul Recovery Plan da insediare nella Cittadella regionale, come è stato chiesto sia dai banchi dell’opposizione che da quelli della maggioranza». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Pitaro secondo il quale, «di questo punto di sintesi dovrebbero far parte, oltre alla politica, tutti i soggetti dello sviluppo, le rappresentanze imprenditoriali e delle forze sociali, i Comuni, le Università, il Terzo settore nonché le professionalità necessarie per agire con metodo, regole e competenza».
«Al di là della battaglia sulla percentuale di risorse da riservare al Mezzogiorno – aggiunge Pitaro – è urgente che la Calabria si dia un’organizzazione che sovrintenda permanentemente all’evoluzione del Pnrr. La cabina di regia o l’Osservatorio dovrebbe servire a convogliare ogni progettualità già inserita nel Piano del Governo, o quelle a cui si annette particolare importanza per il rilancio dello sviluppo economico e sociale ma che non sono al momento contemplate, in un disegno complessivo della Calabria che vogliamo da qui a dieci anni. E anche a interloquire con il Governo e in particolare con l’Europa che, prevedendo esborsi, due volte all’anno fino al 2026, e condizionandoli al raggiungimento dei target e con una specifica tempistica, per noi meridionali costituiscono una solida garanzia al fine di evitare che le risorse si disperdano in mille rivoli o finiscano con l’essere fagocitate da lobby, interessi organizzati e speculatori e non conseguano gli obiettivi su cui punta l’Europa».
A parere del consigliere regionale «bisognerebbe recuperare il tempo perduto, aprendo, su questo straordinario dossier che interessa il futuro, un dibattito ampio e un’interlocuzione sistematica fra i decisori politici e istituzionali e le istanze più rappresentative della società calabrese. Questo libro dei sogni (com’è stato definito) che ha in serbo mutamenti formidabili nella mobilità, come la linea ad Alta Velocità Salerno – Reggio Calabria con i treni a 300 km all’ora da completare entro il 2030 (parole del premier Draghi) e che costituisce una speranza per le nuove generazioni, non può restare chiuso nella Cittadella regionale o essere seguito come fosse un’ordinaria pratica amministrativa».

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