ROMA «Il documento sui fenomeni mafiosi in tempo di Covid, presentato oggi in Commissione Antimafia, che ha visto impegnato come attento relatore il deputato Pd Paolo Lattanzio, conferma le intuizioni espresse fin dall’inizio della pandemia dal Procuratore Gratteri tanto sui rischi di acquisizione mafiosa di attività imprenditoriali in crisi di liquidità quanto sulla diffusione di una sorta di welfare criminale in grado di intervenire nelle più disperate situazioni di fragilità sociale ed economica». Lo afferma in una nota il deputato Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro. «Di fronte a queste situazioni è necessario che il contrasto alla criminalità organizzata non sia sempre e solo delegato all’azione repressiva della magistratura, ma venga assunto come parte fondativa della missione costituzionale delle istituzioni e amministrazioni pubbliche e da queste condiviso con la miriade di organismi e organizzazioni che animano le comunità locali. Ancora una volta, appare chiaro che la criminalità organizzata compra e corrompe: chi pensa ancora alla coppola ed alla lupara, inizi dunque a guardare altrove, perché anche i soldi puzzano e lasciano tracce da seguire», conclude.
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