L’impatto del Covid sugli ospedali calabresi, la pressione sui reparti resta stabile

CATANZARO Il dato confortante è che la situazione non peggiora, anche se questo non attenua l’emergenza. In Calabria la pressione del Covid 19 sugli ospedali negli ultimi due giorni mostra un trend stabile, confermando la “saturazione” dei reparti di area medica, la cui occupazione è ben oltre la soglia di criticità fissata dal ministero ella Salute, e con le terapie intensive ai limiti della “saturazione”. L’ultima rilevazione dell’Agenas, aggiornata a ieri sera, comunque non registra un peggioramento, “fotografando” questa situazione nella nostra regione: nei reparti di area medica (malattie infettive, pneumologia e medicina generale) l’occupazione dei posti letto ospedalieri è pari al 49%, identica a quella di mercoledì (la soglia di allerta del ministero è il 40%, la media nazionale è il 31%), mentre l’occupazione delle terapie intensive è al 29%, anche qui identica a quella di mercoledì  (la soglia di criticità è il 30%, la media nazionale è il 31%). In sintesi, in Calabria l’emergenza continua a essere rappresentata dalla pressione del Covid 19 nell’area medica, mentre le terapie intensive respirano un po’ (dieci giorni fa l’occupazione aveva “sfondato” quota 33%) anche se la soglia di allerta è sempre vicinissima. In totale, in Calabria, secondo i dati del bollettino della Regione, i ricoveri a oggi sono 520 (di cui 45 in terapia intensiva), numeri comunque in calo rispetto alla rilevazione del 26 aprile (erano 528, con un picco di 11 nuovi ricoveri rispetto al giorno prima).