CATANZARO «Siccome ho dato un’intesa al commissario Longo sono pronto a ritirarla nei confronti di coloro che non collaborano per come devono fare. Così il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, a margine del sopralluogo, il secondo in una settimana, a “Villa” Bianca”, l’ex sede del Policlinico universitario di Catanzaro individuato dalla regione come Centro Covid. Il blitz ha rappresentato l’occasione per Spirlì per fare il punto su altre tematiche al centro dell’attenzione, dalla campagna vaccinale alla vertenza del Sant’Anna Hospital.
«Vedo che i cantieri sono attivi, è rassicurante, una buona notizia: stanno creando i percorsi e questo è una cosa molto importante, fermo restando che noi continuiamo a controllare se qualcuno non ha fatto quello che doveva fare, ha spiegato Spirlì rimarcando che «la mia presenza qui non è attestato di cocciutaggine del presente della Regione, perchè abbiamo il dovere di prevenire e la necessità di non farci trovare impreparati. Questo è un ospedale che deve dare 100 posti e li darà. Certo avremmo gradito poterli avere da tanti mesi e da tante settimane, però la Calabria deve fare i conti anche con il suo passato e un suo presente che a volte diventa un po’ tignoso, ma siccome siamo calabresi anche noi siamo tignosi anche noi. Andiamo quindi avanti in questo nostro dovere che è salvare più vite possibili. Lo scorso anno anno era Covid 19, quest’anno è variante, non si sa cosa succederà dopo questa variante, però ci dobbiamo far trovare min pronti ormai, ma prontissimi. La Calabria sta facendo sforzi enormi. Sono contento di apprendere – ha poi annotato il presidente ff – che si sta avanzando con l’arruolamento di medici, infermieri e Oss, questa è una cosa importantissima: ripeto quello che ho già detto altre volte, i soldi ci sono e vanno impiegati assolutamente siccome ci sono e sono stati messi a disposizione da tanto tempo e adesso è venuto il momento di farlo. Ringrazio gli organi di informazione per come stanno seguendo, vi prego di aiutarci a informare i calabresi nella maniera più giusta e migliore, Non sono le polemiche che aiutano, a noi come cemento serve la collaborazione».
«Non ci sono polemiche o braccio di ferro, qui c’è una collaborazione che dev’essere di volta in volta aggiustata, tarata, risistemata ma lo facciamo nello spirito di grande collaborazione. Certo, se ci rendiamo conto che c’è qualcuno che non può o non vuole collaborare si cambia metodo e si cambiano persone. Qui solo gente che collabora», ha poi aggiunto Spirlì parlando con i giornalisti. «Siccome ho dato un’intesa al commissario Longo – ha poi specificato il presidente ff della Giunta – sono pronto a ritirarla nei confronti di coloro che non collaborano per come devono fare, perché tutti quanti abbiamo un obbligo, di salvare vita in una terra in cui molto spesso le vite si sono persi in viaggio. E questo non ce lo possiamo permettere. Purtroppo abbiamo raggiunto e superato quella maledetta quota mille morti, non pensavamo nei mesi scorsi che potesse accadere ed è accaduto, ed è accaduto purtroppo – ha rilevato Spirlì – anche per una serie di ritardi che non sono assolutamente giustificabili».
Il presidente facente funzioni della Giunta si è poi scagliato contro non meglio precisati contestatori dell’azione della Regione alla luce del dato delle 100 vittime Covid in Calabria: «A chi dice che non è stato fatto abbastanza rispondo che i mille morti sono veramente tanti, per quanto ci riguarda, ma la nostra è una delle regioni che ne ha persi di meno ed è una delle regioni dove la sanità è la più sofferente in assoluto. Pertanto – ha aggiunto Spirlì – con il grande lavoro dei sanitari, di tutto il personale, dell’Esercito, della Protezione, della Croce Rossa, delle associazioni, queste polemiche diventano inutili, oziose, e anche di puro stampo pre-elettorale. Non faccio passare le elezioni sui cadaveri. Non è possibile. Tutte queste polemiche – ha concluso il presidente ff della Regione – le faccio ingoiare subito a chi cerca di farle e dovrebbe andare a guardare in casa propria».
Capitolo Villa sant’Anna Catanzaro, a rischio chiusura dopo che l’Asp ha deciso di non sottoscrivere il contratto 2020. «Ringrazio il Consiglio regionale che ha voluto rinnovare la fiducia in me, ma – ha ricordato Spirlì – la mia lettera era già partita. Mi subito messo in movimento, lo sanno bene i lavoratori e i sanitari di villa Sant’Anna, con le competenze che ho, chiaramente, ma era assolutamente mio dovere intervenire. Ho voluto lasciare 3-4 giorni ai ministri della Salute e dell’Interno, ripeterò da subito la richiesta dopo di che parto per Roma come ho sempre fato perché ritengo che certe cose vanno risolte in presenza e guardandosi negli occhi. Io ritengo che ci sia una grande disponibilità a risolvere il problema perché tutti sanno l’urgenza e la necessità di recuperare noni solo luoghi della salute in Calabria ma anche il rapporto di fiducia con i sanitari a prescindere che siano impegnati nel pubblico o nel privato convenzionato. Ritengo – ha sostenuto il presidente ff della Giunta – che in questa fase la Calabria non può permettersi il lusso di non garantire il prontissimo intervento a chi ha necessità. Chi patisce con il cuore – io sono uno di quelli – ha necessità di sapere che in pochi minuti può raggiungere il reparto dove possono salvarti la vita. Non personalizzo per fare pubblicità attraverso la mia famiglia, ma devo essere sincero: o avuto una nipote giovanissima a cui è stat a salvata la vita al Sant’Anna e due zie che in pieno Covid sono state operate al cuore al reparto di cardiochirurgia del Gom di Reggio. Non smetterò mai di ringraziare i sanitari calabresi per quello che hanno fatto. e come è successo per la mia famiglia, mi auguro possa accadere nel bene alte altre famiglie calabresi». (c. a.)
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